ANNO 14 n° 119
Riconoscimento Unesco, I sindaci della ''rete'' dal ministro Bray
10/12/2013 - 19:52

di Alessandra Pinna

VITERBO – Impegnare il sindaco e la Giunta a mettere in atto azioni a tutela della festa del 3 settembre secondi i principi imposti dall'Unesco e incrementare i rapporti con le altre città che fanno parte della ''Rete delle grandi Macchine a spalla'', anche con gemellaggi e azioni comuni. Questi i punti dell'ordine del giorno del consiglio straordinario aperto, svolto questo pomeriggio, sulla nomina del Trasporto della Macchina di Santa Rosa a patrimonio immateriale dell'Unesco, avvenuta il 4 dicembre a Baku, in Azerbaigian. A questo proposito il sindaco Leonardo Michelini ha annunciato che il 12 gennaio i sindaci della rete saranno a Roma dal ministro dei Beni culturali Massimo Bray. Per fare cosa? Ancora non si sa ma, a questo punto, non si esccude che il trasporto straordinario della Macchina potrà svolgersi in tarda primavera insieme alle altre feste, ovvero i Candelieri di Sassari, i Gigli di Nola e la Varia di Palmi. Alla seduta straordinaria hanno partecipato moltissimi personaggi che hanno fatto la storia del trasporto, dal papà del Sodalizio Nello Celestini, all'attuale presidente Massimo Mecarini, passando per Maria Antonietta Palazzetti, che insieme al marito creo Spirale di Fede, protagonista del trasporto straordinario del 27 maggio al quale assistette papà Giovanni Paolo II, ad Angelo Russo di Sinfonia d'Archi, ad Andreoli e Cesarini di Una Rosa per il duemila, ad Ascenzi per Ali di luce. Erano presenti anche Contaldo Cesarini, con ben 14 ''Macchine'' alle spalle, e suo figlio e Luigi Zucchi, figlio del costruttore del Volo d'Angeli, protagonista del fermo in via Cavour. Presenti anche il comandante dei vigili del fuoco Gennaro Tornatore, il rettore dell'Università della Tuscia Alessandro Ruggeri, e i rappresentanti della Croce rossa.

Si inizia alle 16,30, giusto il tempo di far prendere posto ai consiglieri comunali. Il sindaco apre la seduta leggendo i saluti della coordinatrice della ''rete delle grandi Macchine a spalla'' Patrizia Nardi, che ha voluto ringraziare le comunità per il lavoro svolto durante il lungo tragitto che ha portato alla nomina avvenuta il 4 dicembre a Baku. Michelini, come già è avvenuto domenica scorsa nella sala Alessandro IV di Palazzo dei Papi, durante la festa per il riconoscimento, ha parlato dell'unione delle comunità della rete e del ruolo della Macchina di Santa Rosa. ''Ho visto in questi giorni i tanti servizi che sono andati in onda in tv sul Trasporto del 3 settembre - ha detto Michelini - e sono rimasto sorpreso perché è stato dato spazio solo alla nostra festa. E' stato un grande onore, ma mi sono sentito in dovere di giustificarmi con i sindaci delle altre città visto che non sono state prese in considerazione dai media nazionali''. Il primo cittadino ha poi definito il Trasporto di santa Rosa come ''bene per i viterbesi che ci sono stati e per quelli che ci saranno''. Gli ha fatto eco il presidente del Sodalizio, che ha ribadito l'importante opportunità della nomina Unesco. ''Dobbiamo sfruttare al meglio questo traguardo che abbiamo raggiunto per far ripartire il turismo e l'economia, strizzando l'occhio alla solidarietà''. Mecarini ha infine ricordato la salvaguardia delle festività di santa Rosa al fine del mantenimento del titolo Unesco. ''A questo punto non possiamo cambiare una virgola di quanto fatto fino ad ora. Per esempio sarà impossibile cambiare il percorso della Macchina, come qualcuno aveva proposto''.

Una richiesta di un maggiore aiuto finanziario alla Regione è invece arrivato dall'ex sindaco di Viterbo Giulio Marini, che ha chiesto anche maggiore considerazione della festa alla luce della nomina Unesco. ''Oggi il Trasporto ha una valenza più importante – ha detto Marini – che deve essere considerato un modello per la regione''. Presente al consiglio anche il prefetto Antonella Scolamiero che ha ricordato un particolare aneddoto legato al riconoscimento della Macchina a patrimionio dell'Unesco. ''Avevo messo in macchina un iccolo facchino con la promessa di toglierlo dopo la nomina. Mi hanno rubato l'auto e così me ne sono fatta dare un altro, che sta ancora lì. Diciamo che sono stata un portafortuna''. A rappresentare la diocesi c'era il vicario generale don Luigi Fabbri che, come aveva già fatto durante la festa di domenica, ha portato i saluti della comunità ecclesiale e ha ricordato la matrice religiosa della festa.

La parola è passata poi a Nello Celestini, fondatore del Sodalizio, che ha ricordato il lavoro che i facchini svolgono tutto l'anno e non solo il 3 settembre. Poi è stato il momento dei costruttori e degli ideatori, alcuni dei quali, alla luce del riconoscimento Unesco, hanno riproposto la creazione del Museo della Macchina. Contaldo Cesarini, dopo 14 Trasporti alle spalla come costruttore, ha annunciato il suo ritiro dalle scene, mentre Raffaele Ascenzi ha proposto un referendum per chiedere ai viterbesi quale Macchina, delle ultime 4 e ancora ''funzionanti'', utilizzare per il trasporto straordinario.

 NB: I consiglieri comunali hanno deciso di devolvere il gettone di presenza (circa 30 euro) alle suore di clausura del monastero di Santa Rosa.





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