ANNO 14 n° 119
Sabatini: ''Orgoglio viterbese'';
FdI: ''Festa che va oltre i confini comunali'';
Il presidente della Provincia Meroi: ''Un traguardo senza precedenti''
04/12/2013 - 16:54

Riceviamo e pubblichiamo:

Esprimo vivissima soddisfazione per il riconoscimento ottenuto poche ore fa dal Trasporto della Macchina di Santa Rosa, dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco all’interno della Rete delle grandi macchine a spalla, che comprende anche i Gigli di Nola, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari. Un traguardo senza precedenti raggiunto grazie ad un lavoro lungo e tutt’altro che semplice, iniziato sette anni fa dall’allora amministrazione comunale insieme al Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa e alla Rete delle grandi macchine a spalla. Un sentito ringraziamento giunga dunque da parte della Provincia di Viterbo a tutti gli attori che a vario titolo negli anni hanno contribuito al raggiungimento di questo storico obiettivo.

La proclamazione avvenuta a Baku rappresenta un momento molto emozionante che segna in maniera indelebile la storia e l’immagine della Città di Viterbo e del Trasporto della Macchina di Santa Rosa, proiettati a buon diritto su scala mondiale e d’ora in avanti tutelati come ricchezza culturale dell’umanità intera. Il traguardo odierno è a mio avviso però soprattutto figlio della devozione religiosa che la comunità viterbese tributa alla patrona della Città dei Papi e che è stata compresa e premiata dalla Commissione Unesco riunita in Azerbaigian. Da sempre la cittadinanza di Viterbo segue il messaggio di spiritualità lasciatoci da Rosa, e credo che da oggi in poi questa devozione sarà ancora più sentita. Il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, infatti, al di là della straordinaria funzione promozionale di valorizzazione del nostro territorio, è e resta una celebrazione profondamente religiosa e spirituale. Un tributo d’amore che Viterbo ogni anno riconosce alla sua Patrona e che grazie all’intervento dell’Unesco d’ora in avanti sarà condiviso con i popoli di tutti i continenti di questo pianeta.

Marcello Meroi

Presidente della Provincia di Viterbo

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Il consigliere regionale Ncd Daniele Sabatini esprime la propria soddisfazione per il parere positivo della commissione Unesco che oggi a Baku, in Azerbaijan, ha decretato la Rete di grandi macchine a spalla, tra cui appunto quella di S. Rosa, bene immateriale dell’umanità.

“Un riconoscimento che conferma la particolarità dell’evento del 3 settembre. Il trasporto della Macchina di S. Rosa non potrà più essere considerato una manifestazione a connotazione localistica. La sua singolarità e le sue suggestioni, spettacolari ma soprattutto espressione di fede, sono ora tutelate come patrimonio mondiale”.

Sabatini conclude complimentandosi anche con le altre tre città della Rete di grandi macchine a spalla - Nola, Palmi e Sassari – che, insieme a Viterbo, condividono il grande risultato del riconoscimento Unesco.

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Finalmente arrivata l'approvazione del riconoscimento della Macchina di Santa Rosa a Patrimonio immateriale dell'Umanità. Quella che da sempre per i viterbesi è una festa unica al mondo ha ora una legittimazione che va ben oltre i confini comunali. Un percorso iniziato da anni che si conclude oggi, grazie a tutti coloro che con il loro contribuito hanno portato al riconoscimento finale dell'Unesco.
Fratelli d'Italia esprime piena soddisfazione per la notizia ricevuta, ringrazia quanti in questi sette lunghi anni si sono spesi per ottenere questo importante risultato e si augura che il riconoscimento sia il mezzo per promuovere veramente la Macchina di Santa Rosa nel mondo.

Fratelli d'Italia

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Il consigliere Francesco Moltoni esprime grande soddisfazione per l’appuntamento di Baku. “Si tratta di una giornata storica per tutta la città di Viterbo – dichiara Moltoni -. Con la tappa nella capitale dell’Azerbaijan si porta a compimento un percorso lungo ed entusiasmante”.

“Ricordo – continua Moltoni – con grande emozione quando da assessore ai Grandi Eventi nel 2006 apposi la mia firma sul protocollo di Nola, il documento su cui si fonda tutta questa operazione che sta per consentire al capoluogo della Tuscia di vedere la sua più splendida tradizione, il trasporto della Macchina di Santa Rosa, riconosciuta come patrimonio intangibile dell’umanità”.

Per la città dei Papi non resta che incrociare le dita in attesa del pronunciamento finale. “Ci troviamo di fronte a un qualcosa di unico – riprende il consigliere comunale di Oltre le Mura – e di cui sono onorato di aver fatto parte, gettando con il mio impegno la pietra fondativa viterbese di questo progetto. Più volte ho avuto il piacere di confrontarmi con la professoressa Patrizia Nardi dell’Università di Messina, coordinatrice della rete delle macchine a spalla, e di dare sostegno all’iniziativa. Dal primo momento avevamo chiaro, con gli altri Comuni partner, che non sarebbe stato semplice arrivare fino all’ambito riconoscimento Unesco ma abbiamo scelto di crederci e finalmente oggi stiamo per raggiungere la meta che iniziammo a sognare sette anni fa. Invito tutti i viterbesi a sentirsi orgogliosi di questo importante traguardo e a immaginare, anche attraverso il titolo Unesco, un futuro di maggiori speranze per la nostra città”.

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''Il riconoscimento Unesco per la Macchina di Santa Rosa rende orgogliosa l’intera comunità viterbese. Il nostro grande ‘grazie’ al Sodalizio dei Facchini e a tutti coloro che si sono impegnati perché questa straordinaria tradizione entrasse nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità''. Lo dichiara Daniela Lai, presidente di CNA Città di Viterbo. ''Non è esagerato affermare che questa è una giornata storica. Il ‘sì’ dell’Unesco alimenta un sentimento di speranza nella rinascita della città. Siamo sicuri che tutti insieme sapremo cogliere questa opportunità per promuovere a livello internazionale la Macchina e rilanciare così la bellezza e i valori di un territorio ricco di risorse culturali e produttive uniche'', conclude la presidente di CNA.

Daniela Lai, presidente Cna della città di Viterbo

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Esprimo grande soddisfazione per la notizia arrivata dalla lontana Baku che riconosce il Trasporto della Macchina di Santa Rosa patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Un percorso lungo, che però ha visto raggiungere l’obiettivo che le Amministrazioni precedenti si erano prefisse. Oggi più che mai il trasporto della Macchina di Santa Rosa assume un valore immenso che fa, finalmente , uscire dalla semplice festa patronale questo evento. Un plauso a tutti quanti hanno contribuito a questo che all’inizio poteva sembrare un sogno e che invece grazie alla grande tenacia degli Amministratori unita alla grande determinazione del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa hanno portato un risultato eccezionale per la città di Viterbo.

Claudio Ubertini, capogruppo Forza Italia al Comune di Viterbo





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