ANNO 14 n° 118
“Sor Capanna e una storia dimenticata”
C’era una volta a Civita, rubrica poetica a cura di Alessandro Soli
12/01/2024 - 12:20

di Alessandro Soli

 

CIVITA CASTELLANA - Roma e i suoi monumenti, Roma e i suoi cantastorie, Roma e le sue leggende, come quella della Fontana delle Najadi.

 

Una storia dimenticata… Sor Capanna e la fontana delle Najadi

Dalla fine dell’800 fino al 1921, anno della sua morte, visse a Roma un personaggio veramente singolare: Il sor Capanna, all’anagrafe Pietro Capanna. (Roma 1865-1921)

Dopo i cantastorie romaneschi: Giovannone de Monti, Pepperello, Comparone, Pietro Capanna, fu l’ultimo stornellatore girovago, oserei dire erede del Belli, nel dar voce al popolo romano.

Ad una certa ora della tarda mattinata, o nel pomeriggio, arrivava appunto il Sor Capanna munito di seggiolino, si accomodava nella strada prescelta per quel giorno, sempre nei rioni storici della vecchia Roma, accordava la chitarra, e cantava con graffiante ironia e sarcasmo, la cronaca, la vita politica e i soprusi di chi deteneva il potere.

Tempo fa mi capitò tra le mani una vecchia rivista, che raccontava la storia della Fontana delle Najadi di piazza della Repubblica a Roma. Quando lo scultore Rutelli terminò la fontana delle Najadi, destinata ad una piazza di Catania, i benpensanti cittadini siciliani la rifiutarono, perché considerata troppo sconcia per le sue “nudità”. Venne così dirottata a Roma e sistemata nell’allora Piazza delle Terme, ora Piazza della Repubblica.

In quel periodo la piazza, in alcune sue parti, non era urbanisticamente terminata e per nascondere alla cittadinananza la “sensuale nudità” delle Najadi, fu eretta tutt’intorno alla fontana un’alta palizzata di legno. Ma una notte un gruppo di goliardici studenti, decise di abbattere quella palizzata moralizzatrice, per offrire ai romani il monumento in tutta la sua bellezza. Logicamente la palizzata non venne ricostruita, e questo fatto diede spunto al nostro Sor Capanna per comporre e stornellare quanto segue.

 

Sentite che ve dice er sor Capanna:

C’è a piazza delle Terme un funtanone

cò quattro donne ignude a pecorone

le Najadi so fatte a perfezione.

Rutelli l’ideò in maniera strana

ner daje quattro belle posizione

pe’ fa mejo venì la tentazione

a chi vorrebbe facce er pomicione.

Ma c’è in mezzo un omo ardito

che funziona da marito,

tu lo vedi quer gigante

che sta in mezzo a tutte quante,

cor pesce in mano,

j’azzuppa a tutte quante er deretano.





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