di Alessandro Soli
CIVITA CASTELLANA - Che le stagioni siano cambiate, non c’è alcun dubbio vedendo quello che è successo in questo 2022, ma rileggendo questi versi scritti nel lontano 1981, è evidente che la situazione climatologica, ha negli anni i suoi corsi e ricorsi definirei… storici, e allora ecco perché: “Er freddo de sti giorni”.
“Er freddo de sti giorni”
Er freddo de sti giorni è assai più freddo
der freddo de l’artranno de sti giorni.
S’è rivortato er monno e lo sapemo tutti,
che le staggioni più nun danno i loro frutti.
Faceva callo l’artro giorno,
er sole illuminava la piazzetta,
e noi stavamo bene in camicetta.
Poi tramontana e freddo giù de botto,
ce costringeva ar callo der cappotto.
Ha chiuso la staggione er bibitaro,
cuggino stretto der callarostaro.
E’ arivato sor inverno, daje, forza, mo c’è posto
pe’ la bruschetta, le sarcicce, e le castagne arosto.
Roma li 11 Novembre 1981