ANNO 14 n° 119
Progetto Plus, Marini: ''Ascensore Valle Faul già in programma dal 2008''
In ''Democrazia Partecipata''
20/10/2012 - 10:47

VITERBO - Riceviamo e pubblichiamo la nota del sindaco di Viterbo Giulio Marini in merito al progetto di Democrazia Partecipata, promosso nel 2008 dal Comune di Viterbo in collaborazione con la Regione Lazio, che ha portato alla scelta da parte dei cittadini di un’opera pubblica da realizzare. Un argomento tornato di grande attualità - nell'ambito dei progetti Plus - di cui si ricostruiscono le principali fasi:

Realizzare nuove opere pubbliche derivanti da processi di partecipazione cittadina, tese alla riqualificazione del tessuto urbano. Con questo obiettivo, l'assessorato al Bilancio della Regione Lazio, il giorno 8 maggio 2008, definiva le linee guida di tale processo di Democrazia Partecipata. Viterbo aderì con apposita delibera il 14 luglio dello stesso anno. Ma al di là degli atti amministrativi con cui l'amministrazione mostrò la propria adesione, il consenso fu confermato tra luglio e novembre dalla risposta della cittadinanza che ha seguito da vicino tutte le fasi, dalla segnalazione dell'opera alla votazione, fino all’ufficializzazione della proposta risultata vincente da parte dei promotori del progetto.

Una risposta corale e soprattutto trasversale, proveniente da cittadini viterbesi dai 16 anni in poi. Diverse le modalità con cui l'azione è stata portata avanti: incontri, confronti, dibattiti, comunicati e conferenze stampa, avvisi pubblici, questionari, punti informativi, manifesti, locandine, spot, sezioni dedicate sul sito istituzionale, promozione nell'ambito di manifestazioni estive, come ad esempio la Notte Bianca, e non ultimo, il posizionamento di raccoglitori all'interno di esercizi commerciali, sedi comunali, associazioni di categorie e luoghi pubblici dove sottoscrivere la propria proposta attraverso un’apposita scheda. Una comunicazione e una promozione ad ampio raggio, consapevolmente e ampiamente diversificata. Il processo di partecipazione si è incentrato sulla proposta di un'opera pubblica che avesse come caratteristica principale la totale fruizione da parte di tutti i cittadini, ma anche di turisti e visitatori.

Tra i principali presupposti, la pubblica utilità, l'effettiva fattibilità tecnico amministrativa ed economica rispetto ai costi ipotizzabili. Il 14 ottobre del 2008 si riunì la commissione per procedere all'individuazione dei progetti tra quelli segnalati dai cittadini. Tra le proposte ci furono la sistemazione della scala di accesso alla Torre dell'Orologio di piazza del Plebiscito, l'illuminazione di Prato Giardino, il parcheggio a Valle Faul con ascensore, la sistemazione di piazza del Santuario a La Quercia, la sistemazione dell'ex campo di bocce in via Ascenzi, il recupero dei lavatoi cittadini.

I progetti finalisti sono stati presentati nell'ambito di un incontro pubblico a Palazzo dei Priori, protagonisti gli attori principali: i rappresentanti istituzionali di Comune e Regione e i cittadini. Nei giorni successivi, in più occasioni, furono allestite delle postazioni di voto a disposizione della cittadinanza. La commissione tecnica, dopo aver esaminato le varie schede compilate dai viterbesi, ha provveduto all'individuazione dell'opera pubblica con maggiori consensi ottenuti. Tra le altre proposte avanzate nella fase iniziale del progetto ci sono anche la realizzazione di un acquedotto e di una rete fognaria in loc. Costa Volpara, e il completamento del semianello. Per diversi motivi, come ad esempio la mancanza di interesse pubblico o l'eccessiva entità economica, non sono state prese in considerazione.

Delle 21 proposte pervenute in prima battuta sono state giudicate fattibili 8, divenute poi 6. La città attraverso una vera e propria consultazione popolare ha fatto poi la sua scelta. E ha puntato sul parcheggio di Valle Faul con tanto di ascensore. Oggi la stessa opera la ritroviamo all'interno dei progetti Plus, seppur con differenti criteri di realizzazione.

Io credo che mai la cittadinanza sia stata più coinvolta. Protagonista in tutte le fasi. Un esempio tangibile di democrazia partecipata, con cui i viterbesi hanno deciso e scelto, facendo sentire la propria voce, esprimendo una consapevole e condivisa esigenza.

Giulio Marini

Sindaco di Viterbo

 





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