ANNO 14 n° 119
Attacco al Plus, bruciato un varco
Ignoti nella notte hanno dato fuoco alla telecamera all'inizio di via Chigi
Ricci: ''L'ennesima intimidazione. La città reagisca, indietro non si torna''
29/12/2015 - 09:49

VITERBO – Il varco sarà pure elettronico, digitale, ma i cretini restano analogici, primitivi.

Così stanotte, alla vigilia dell’inaugurazione del progetto Plus (che oltre agli ascensori, la pensilina e altri ritocchi innovativi al centro storico prevede appunto anche i sistemi digitali per limitare la zona a traffico limitato) qualcuno ha pensato bene, cioè male, di dare fuoco ad uno dei varchi. Quello di via Chigi, zona caldissima che venendo su da Valle Faul con via Sant’Antonio passando sotto l’ospedale vecchio, consente di accedere a via San Lorenzo, a piazza del Gesù e alla parte monumentale della città. Quella che presto dovrebbe essere controllata e regolamentata proprio dalla ztl elettronica.

Un atto vandalico senza ombra di dubbio. Ignoti (o forse noti, i soliti noti che da anni si oppongono anche in maniera sguaiata alla chiusura del centro storico) sono saliti sulla centralina di alimentazione, usata come piedistallo, hanno dato alle fiamme la scatola elettrica e hanno anche girato la telecamera verso il giardino di una casa circostante, onde evitare che l’obiettivo potesse registrare volti ed eventuali targhe dei delinquenti. La scatola è tutta squagliata, un groviglio di fili bruciati.

Il fatto è già stato segnalato alle forze dell’ordine da parte del Comune, e ora scatteranno le indagini per risalire ad eventuali responsabili. Di certo non è la prima volta che le misure attuate dal Comune per limitare il traffico nella zona più preziosa e delicata della città incontrano la resistenza di alcuni misteriosi cittadini (ragazzi annoiati? Commercianti frustrati? Residenti miopi?). Sempre a via Chigi il cartello con le informazioni su orari e modalità della Ztl viene regolarmente rimosso, così come vengono rimossi spesso i cartelli di divieto di sosta in varie piazze del centro storico, come piazza don Mario Gargiuli.

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‘’E’ un fatto gravissimo, inaudito – dice l’assessore ai Lavori pubblici Alvaro Ricci, avvertito via messaggio stamattina presto da un cittadino civile – Non è un gesto da viterbese, né un atto vandalico, ma un attacco ben identificato contro un simbolo di cambiamento e innovazione per tutta la città. Il tutto in un clima di intimidazione verso l’amministrazione comunale su questo argomento. Invito tutta la città a reagire, al di là delle divisioni politiche, e al di là delle singole opinioni sulla chiusura del traffico. Ma noi non indietreggeremo, andremo fino in fondo’’.





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