ANNO 14 n° 119
Provincia all'ennesima resa dei conti
Oggi il primo consiglio con la giunta tecnica con l'ombra del numero legale
05/03/2014 - 02:01

VITERBO – Un consiglio provinciale, il primo da quando a palazzo Gentili è entrata in carica la giunta tecnica a quattro. Da quando, cioè, il presidente Meroi ha escogitato questo colpo di teatro per porre fine ai litigi e ai ricatti della sua stessa maggioranza. Una maggioranza che oggi, dalle ore 10, è chiamata a rispondere alla più urgente delle domande: darà ancora il suo appoggio a Meroi oppure darà seguito ad alcune promesse (o minacce, fate voi) circolate nelle ultime settimane? Già, perché ad esempio quelli del Nuovo Centrodestra si sono detti pronti a passare all'opposizione qualora Meroi non faccia sloggiare i tecnici e non ripiazzi su quelle poltrone i politici. Una giunta a cinque, o a sei, poco importa: quello che conta è che gli assessori siano espressi dai partiti, che in fondo servono proprio a questo: dare uno stipendio e una carica a tanti personaggi in cerca d'autore.

Anche ieri i contatti sono proseguiti. Con la creazione di un nuovo gruppo consigliare – targato Forza Italia – le bocche da sfamare sono aumentate, e allora ecco che una giunta a sei (Nuovo Centrodestra tre assessori, uno ciascuno a Fratelli d'Italia, Forza Italia e Udc) potrebbe andare bene a tutti. Ma toccherà a Meroi decidere se piegarsi alle richieste dei partiti – col rischio di ritrovarsi tra le liti e le polemiche in capo a qualche settimana – oppure confermare la fiducia ai suoi tecnici, scommettendo a occhi chiusi che nessun gruppo avrà il coraggio di mandare tutti a casa con una sfiducia.

A proposito, il primo punto all'ordine del giorno (“Situazione politica all'ordine del giorno”), nella sua magnifica ambiguità potrebbe suggerire proprio ai tecnici di disertare l'aula. Staremo a vedere. Gli altri due argomenti di questo consiglio straordinario (richiesto da appena sei consiglieri) sono: la surroga del consigliere dimissionario Bengasi Battisti, che ha lasciato dopo aver raggiunto il limite alla pazienza, visto le sceneggiate di cui sopra e che sarà sostituito dall'ex sindaco di Acquapendente Tolmino Piazzai; e la nomina del rappresentante provinciale al Cal, il consiglio autonomie locali del Lazio.

Ma attenzione, perché non è detto che stamattina si terrà il consiglio: se mancasse il numero legale non sarebbe poi una sorpresa così straordinaria, visto quello che è già successo e che succederà in futuro in questo ente.





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