ANNO 14 n° 119
Crisi in Provincia,
da Meroi altre 24 ore
Il presidente rimanda la giunta tecnica e si appella alla maggioranza
03/02/2014 - 11:54
VITERBO - Doveva essere la conferenza stampa di addio, e invece a palazzo Gentili va in onda l'ennesima puntata di una crisi senza fine. Crisi politica e istituzionale, perché il presidente Marcello Meroi, dopo aver ritirato le sue dimissioni appena domenica, non ha varato - come annunciato da venti giorni - una giunta tecnica, ma concesso, molto magnanimamente, un altro ultimatum alla sua maggioranza. 'La mia proposta definitiva è una giunta a quattro assessori, aumentabili a cinque. Se entro martedì sera non verrà accolta, mi riservo di procedere con una squadra di tecnici, che ho già individuato'.
Nessun punto, insomma, a questa storia, ma un'ulteriore attesa, che scaturirà nuove trattative e incontri nelle prossime ore tra il Nuovo Centrodestra (che pure dovrebbe accogliere in linea di massima l'offerta del presidente), l'Udc e Fratelli d'Italia, che invece sembrano meno disponibili, anche perché vedrebbero dimezzati i loro assessorati (attualmente due a testa). Col rischio poi di aprire un altro fronte su quali nomi confermare e quali cassare. Auguri vivissimi.
Ma a stupire è stata soprattutto la proroga concessa da Meroi, che invece aveva promesso di passare subito alla giunta tecnica. 'Ammetto il fallimento personale, visto che il presidente di un'amministrazione deve anche svolgere una funzione di mediazione e sintesi tra le forze che lo sostengono - si è giustificato - ma è anche vero che abbiamo tante cose da fare, e subito, a partire dalla gestione dei fondi per scuole e strade e di quelli per i danni dell'alluvione 2012. Non volevo porre fine a questa esperienza che pure è virtuosa, e lo dimostrano i numeri del bilancio e i riconoscimenti della Regione, della quale a primavera saremo l'ultima Provincia non commisionariata'. Staremo a vedere adesso se la maggioranza accoglierà la proposta ufficiale di Meroi (che in venti giorni comunque non era riuscito a formalizzarla) oppure se sarà giunta tecnica. In quest'ultimo caso il presidente non esclude nulla, 'anche la promozione ad assessore dei dirigenti', ma si parla anche di esterni già presi in considerazione tre anni fa per la prima composizione del governo di palazzo Gentili. Intanto, il segretario generale Manetti tornerà in Comune, a fare il dirigente.

VITERBO - Doveva essere la conferenza stampa di addio, e invece a palazzo Gentili va in onda l'ennesima puntata di una crisi senza fine. Crisi politica e istituzionale, perché il presidente Marcello Meroi, dopo aver ritirato le sue dimissioni appena domenica, non ha varato - come annunciato da venti giorni - una giunta tecnica, ma concesso, molto magnanimamente, un altro ultimatum alla sua maggioranza.

'La mia proposta definitiva è una giunta a quattro assessori, aumentabili a cinque. Se entro martedì sera non verrà accolta, mi riservo di procedere con una squadra di tecnici, che ho già individuato'.Nessun punto, insomma, a questa storia, ma un'ulteriore attesa, che scaturirà nuove trattative e incontri nelle prossime ore tra il Nuovo Centrodestra (che pure dovrebbe accogliere in linea di massima l'offerta del presidente), l'Udc e Fratelli d'Italia, che invece sembrano meno disponibili, anche perché vedrebbero dimezzati i loro assessorati (attualmente due a testa). Col rischio poi di aprire un altro fronte su quali nomi confermare e quali cassare. Auguri vivissimi.

Ma a stupire è stata soprattutto la proroga concessa da Meroi, che invece aveva promesso di passare subito alla giunta tecnica. 'Ammetto il fallimento personale, visto che il presidente di un'amministrazione deve anche svolgere una funzione di mediazione e sintesi tra le forze che lo sostengono - si è giustificato - ma è anche vero che abbiamo tante cose da fare, e subito, a partire dalla gestione dei fondi per scuole e strade e di quelli per i danni dell'alluvione 2012. Non volevo porre fine a questa esperienza che pure è virtuosa, e lo dimostrano i numeri del bilancio e i riconoscimenti della Regione, della quale a primavera saremo l'ultima Provincia non commisionariata'.

Staremo a vedere adesso se la maggioranza accoglierà la proposta ufficiale di Meroi (che in venti giorni comunque non era riuscito a formalizzarla) oppure se sarà giunta tecnica. In quest'ultimo caso il presidente non esclude nulla, 'anche la promozione ad assessore dei dirigenti', ma si parla anche di esterni già presi in considerazione tre anni fa per la prima composizione del governo di palazzo Gentili. Che poi però dovrebbero passare tra le forche caudine del consiglio, con forti rischi di essere subito bocciati. Intanto, il segretario generale Manetti tornerà in Comune, a fare il dirigente.





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