ANNO 14 n° 119
Consiglio provinciale: i punti in discussione
Venerdì alle 10 torna a riunirsi il parlamentino di palazzo Gentili
24/03/2014 - 15:36

VITERBO – Venerdì consiglio provinciale, allora, convocato in seduta straordinaria dal presidente Francesco Bigiotti e con orario d’inizio alle 10 (mezz’ora di margine per il secondo appello). Sei i punti all’ordine del giorno che dovranno essere discussi dal parlamentino di palazzo Gentili. I primi tre sono lì dal 5 marzo scorso, quando il consiglio saltò per la mancanza del numero legale e verranno discussi in seconda convocazione.

Si tratta delle dimissioni del consigliere Bengasi Battisti (Pd) e della relativa surroga che vedrà entrare in minoranza l’ex sindaco di Acquapendente Tolmino Piazzai. Poi la “situazione politica in essere presso l’Ente”, e qui ne potremmo vedere delle belle visto che la maggioranza cerca da mesi un accordo per ripristinare una giunta politica al posto di quella attuale, composta da quattro tecnici e varata ad inizio febbraio dal presidente Meroi proprio per porre fine ai litigi della maggioranza stessa. L’accordo ad oggi non è stato ancora trovato, nonostante decine di riunioni tra le varie componenti: l’ultima ipotesi sulla quale si lavorerà di qui fino a venerdì pare si basi sul principio di “un assessore ogni tre consiglieri”, una formuletta stile manuale Cencelli che secondo le speranze di chi se l’è inventata dovrebbe aiutare la maggioranza a ripartire le poltrone tra Nuovo Centrodestra, Fratelli d’Italia, Udc e Forza Italia. Ma chissà se funzionerà.

Altri punti all’ordine del giorno: la nomina del rappresentate al Cal Lazio, anche questo residuo dell’ultimo consiglio. Poi i tre nuovi punti, che invece verranno discussi in prima convocazione: Piano triennale di prevenzione della corruzione (triennio 2014-2016); Regolamento servizi forniture ed esecuzione lavori in economina; e infine il nuoo regolamento della polizia provinciale.

Si parlerà di tutto questo (o buona parte di esso), venerdì. Sempre che stavolta ci sia il numero legale, è chiaro.





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