ANNO 14 n° 118
Pasqua, elezioni: incognite in Provincia
Entro 20 giorni il consiglio per discutere la mozione di sfiducia a Meroi
Le amministrative di maggio e le festività potrebbero cambiare gli scenari
02/04/2014 - 02:00

VITERBO – Venti giorni di tempo per convocare il consiglio provinciale e per discutere la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione appena venerdì scorso. Con un paio d’incognite che aleggiano sul futuro di palazzo Gentili e dell’amministrazione Meroi.

Un punto interrogativo riguarda la Pasqua che, calendario alla mano, cade proprio nel periodo in cui dovrà celebrarsi il nuovo consiglio (o meglio: il nuovo consiglio coincide con le festività pasquali), con relativi dubbi sulla presenza del numero legale, visto che sono giorni di vacanze, impegni e celebrazioni per tutti, anche per i consiglieri. Allora ecco che il consiglio decisivo potrebbe slittare a dopo il 20 aprile.

Seconda incognita, l’imminenza delle elezioni europee ma soprattutto di quelle amministrative (25 maggio), che vedranno al voto nella Tuscia ben ventisette amministrazioni comunali da rinnovare. E qui dunque le trame politiche in Provincia potrebbero ripercuotersi in modo diretto e imprevedibile anche sull’esito delle consultazioni locali. Per esempio: il Nuovo Centrodestra, che già ha detto che voterà la mozione di sfiducia dell’opposizione, come spiegherà poi questo “tradimento” ai suoi elettori dei paesi? Siamo davvero sicuri che far cadere la giunta Meroi e agevolare l’arrivo di un commissario a palazzo Gentili (con scadenza 2015) sia davvero la mossa giusta per mietere preferenze tra l’elettorato moderato della provincia viterbese? E se invece fosse un boomerang, utile soltanto a far calare i consensi del partito di Alfano? Senza dimenticare poi che con l’eventuale decadenza di Meroi, il centrodestra tutto (non solo Ncd) perderebbe anche l’ultimo baluardo sul territorio, dopo aver perso nel giro di pochi mesi sia la Regione sia il comune capoluogo della Tuscia, oltre che il Campidoglio… Andarsene a casa tutti soltanto per una questione di poltrone sarebbe l’epilogo peggiore di questo filotto di sconfitte, oltre a costringere uno stuolo di “professionisti” della politica a doversi cercare un lavoro, vero.

Di certo, di qui al prossimo consiglio c’è ancora tutto il tempo per trattare e per mandare a vuoto la mozione dell’opposizione. Magari con la promessa da parte di Meroi che, appena possibile, si possa tornare ad una giunta politica, dopo aver trovato un modo elegante per congedare, con tutti gli onori, i quattro assessori tecnici che da febbraio stanno “schermando” la parte politica dell’ente da figuracce garantite.





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