VITERBO – Ogni momento è buono per il ritorno della giunta politica in Provincia. E sarà pure vero, ma i giorni passano e la situazione non accenna a cambiare. Nonostante dalla maggioranza si continui ad assicurare che esiste un accordo politico sul numero degli assessori (cinque) e sulla ripartizione tra i partiti (due al Nuovo Centrodestra, uno a testa per Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc). Ciò che manca magari è la condivisione dei nomi, specie quelli dell’Ncd.

Questioni che s’intrecciano con le prossime elezioni amministrative (il 25 maggio si vota in 27 comuni della Tuscia) e sui delicati equilibri delle singole alleanze e delle candidature locali. E dunque, si preferisce prendere tempo, tanto più che palazzo Gentili è retto dal presidente Meroi e da quattro assessori tecnici, questi con una scadenza ma senza data.

Così anche oggi (appuntamento dalle ore 10) andrà in scena il consiglio provinciale, con un ordine del giorno che ha punti urgenti (il regolamento della Polizia provinciale, la certificazione triennale antimafia) e altri meno, come l’approvazione del rendiconto finanziario per il 2013, quarto punto in programma che però potrebbe slittare alla prossima convocazione, anche per non sottoporre la maggioranza ad ulteriore stress e al rischio che qualcosa, al momento del voto, vada storto. Con conseguenza fatali per la sopravvivenza stessa dell'amministrazine Meroi.

Insomma, in attesa che si sblocchi la situazione politica, il tempo continua a passare. E c’è già chi dice che potrebbe passare anche la data delle elezioni, il 25 maggio, senza che nulla cambi. Perché sarebbe certo più facile fare i conti dopo il responso delle urne, quando il quadro dei promossi e bocciati sarà chiaro.