ANNO 14 n° 120
Chiusura centro storico, c'è chi dice no
Il cruccio dei residenti è il parcheggio: ''ll piano non ci deve penalizzare''
24/10/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – Chiusura del centro storico, c’è chi dice no. A lamentarsi è una fetta di residenti che contesta lo stop alle auto all’interno delle mura cittadine, uno degli obiettivi dell’amministrazione Michelini che ha come padre l’assessore al centro storico Alvaro Ricci. Che dopo anni e anni di promesse e parole delle passate amministrazioni ha avuto il coraggio (come ricordato in consiglio comunale dal capogruppo del Movimento 5 stelle, Gianluca De Dominicis) di presentare un piano per rivitalizzare il cuore antico della città. Piano che ha incassato il voto unanime dal consiglio comunale lo scorso 18 ottobre.

Quello del parcheggio sembra il cruccio più grande dei cittadini, anche perché, secondo un recente studio dell’Istat, Viterbo si posiziona tra i primi dieci capoluoghi di provincia con un tasso superiore alle 700 autovetture per mille abitanti. Ergo: troppe auto rispetto al numero dei cittadini, che con la chiusura del centro e il divieto di posteggiare nelle piazze monumentali (Fontana grande, del Gesù, San Carluccio e della Morte) potrebbero trovare posto fuori le mura, nel parcheggio delle Fortezze, in piazza Crispi o al Sacrario. Una situazione che, a detta di molti, comporterebbe un radicale cambiamento delle abitudini e della vita. Insomma, uno sconvolgimento a cui molti cittadini non sono ancora pronti.

‘’Prima di chiudere il centro alle auto – spiega una residente in via Cavour - dovrebbero realizzare una serie di parcheggi in sostituzione di quelli che verrebbero eliminati con la pedonalizzazione’’.

Un po’ meno categorica una residente in via Annio, che concorda con la chiusura del centro storico a patto che non ci siano ripercussioni per i residenti. ‘’Va bene l’interdizione alle auto – spiega – ma solo a quelle dei non residenti. Noi abitiamo qui da anni e non possiamo pensare di parcheggiare fuori Porta Romana o chissà dove’’. E ancora un’altra cittadina con residenza in piazza Concetti, a pochi metri da Porta della Verità: ‘’Ogni mattina accompagno i miei figli a scuola, vado a fare la spesa, torno a casa e vado a poi mi reco a lavoro. Non posso pensare di parcheggiare l’auto fuori dalle mura, per me sarebbe un grosso problema. Rivitalizzazione del centro storico ok, ma senza penalizzare noi residenti’’.

Poi c’è il capitolo esercenti che, dal canto loro, temono un calo del lavoro dovuto alla chiusura del centro, con ripercussioni ben immaginabili dal punto di vista economico, soprattutto in questa fase di recessione che stiamo vivendo. ‘’Molti dei miei clienti sono di passaggio – spiega un gestore del bar – arrivano, parcheggiano giusto per bere un caffè e poi ripartono. Stento a credere che con il traffico chiuso alle auto possano parcheggiare fuori dalle mura e venire da me a piedi per bere un caffè. Probabilmente – conclude - cambieranno bar’’.

Con queste premesse i residenti e i commercianti sperano che le scelte riguardanti il futuro del contro storico verranno assunte in un quadro di confronto e condivisione, tenendo conto anche delle possibili ripercussioni sulla vita dei cittadini.

 

 

 

 





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