ANNO 14 n° 119
Centro storico, l'inizio
di un dialogo
Ieri sera acceso incontro tra negozianti e l'amministrazione comunale
11/03/2014 - 00:00


VITERBO - Imputato Michelini Leonardo, si alzi. Imputato Alvaro Ricci, si alzi. Imputato Ciambella Lisetta, si alzi. Si alzino tutti, assessori et rappresentanti dell'amministrazione comunale, al cospetto di questa corte del popolo addì riunita per esercitare una giustizia più o meno sommaria. Verrebbe da cominciare così il racconto, e non solo per la scritta che campeggia sopra le teste ('La legge è uguale per tutti'), e nemmeno per le sbarre di sicurezza che in passato accolsero la banda di Salvatore Giuliano o gli assassini di Prima Linea, quelli che giustiziarono Cuzzoli e Cortellessa. Altri tempi, altri processi.

Ieri sera invece l'ex tribunale di piazza Fontana Grande ha ospitato l'incontro tra i commercianti del centro - quelli del neonato comitato Centrodigravità - e i rappresentanti del Comune. Per un confronto a tratti duro, sempre serrato, a volte scaduto in beceri attacchi da ultrà non della curva sudde, ma di provincia. Il tema, naturalmente, è quello della chiusura del centro storico, in tutte le sue sfumature, in tutte le sue criticità, in tutti i suoi paradossi. Erano duecento, in platea: negozianti storici e ristoratori, bottegai e artigiani e infiltrati e curiosi, qualcuno venuto per agitare altri per dialogare. Risultati pratici zero, promesse parecchie che forse diventaranno presto concessioni, e un'unica certezza: questo è un punto di partenza, anche se urlatissimo.


Le rivendicazioni dei commercianti sono sempre le stesse: l'apertura immediata (senza se e senza ma) dell'ultimo tratto di via Cavour; lo spostamento del mercato da piazza del Sacrario; il ripristino del doppio senso di marcia da Valle Faul a salire e da via Marconi a scendere per facilitare l'accesso al parcheggio del Sacrario. Il tutto condito dal solito mantra: 'Siamo favorevoli alla chiusura del centro storico'. Ma alle nostre condizioni, verrebbe da aggiungere. Non sono mancati i riferimenti alla crisi economica, ormai tirata in ballo anche quando perde l'Italia di Prandelli (Massimo Barghini: 'Chiediamo solo di lavorare e di pagare le tasse'), e qualche proposta costruttiva, come quella di Gaetano Labellarte di segnalare i parcheggi disponibili e il tragitto per raggiungerli già dalla periferia, per non incasinare il traffico.

Molti si sono lamentati per la tolleranza zero applicata dai vigili urbani ('Controllassero di più il transito invece di stare lì a fare multe su multe'), anche se l'assessore Ciambella ha garantito di aver chiesto controlli e buonsenso, almeno nelle aree più calde. Sensata pure la richiesta di sistemare, uso parcheggio, l'area delle Fortezze.

CONTINUA A LEGGERE SU VITERBOPOST





Facebook Twitter Rss