ANNO 14 n° 120
''Villa Buon Respiro'' verso la chiusura
Dalla Regione niente soldi. Entro 15 giorni cesseranno le attività
24/11/2012 - 08:57

VITERBO - Il San Raffaele Spa annuncia la chiusura del centro di riabilitazione ''Villa Buon Respiro'' di Viterbo e della struttura di Cassino, con conseguente ''cessazione di 273 prestazioni ospedaliere quotidiane' e 'licenziamento di quasi 700 lavoratori''.

E' quanto si legge in una nota ufficiale diffusa dalla società, dopo il blocco dei finanziamenti da parte della Regione Lazio.

Un altro durissimo colpo, perciò, per la sanità viterbese, considerato che nel centro di riabilitazione vengono effettuate prestazioni per 230 utenti: 95 residenziali (di cui 77 nella struttura di Villa Buon Respiro e 18 nelle case alloggio), 35 utenti semiresidenziali e 100 trattamenti ambulatoriali. I dipendenti, invece, sono circa 180 tra strutturati e collaboratori, con un indotto di circa 120 operatori.

''Sono passati oltre due anni e tutto è rimasto come allora e, oggi, con un'unica, drammatica soluzione: la cessazione delle attività, intanto delle nostre strutture San Raffaele Cassino e del Centro di Riabilitazione Villa Buon Respiro di Viterbo - si legge nel comunicato -. In questo lunghissimo periodo siamo stati ingannati dalle false disponibilità, finanche promesse, della Presidente Polverini e del suo Capo di Gabinetto, Giovanni Zoroddu, che, a parole, ci hanno rassicurato, a più riprese, sulla soluzione delle nostre gravissime difficoltà, conseguenti ad atti o, più spesso, ad omissioni della Regione Lazio. La stessa Regione nella quale si trovavano facilmente finanziamenti per divertimenti e vizi di alcuni Consiglieri, togliendo le risorse per l'assistenza sanitaria a malati di Parkinson e SLA, bambini e adulti cerebrolesi, malati terminali spesso oncologici, persone in stato vegetativo e pazienti in attesa di trapianto''.

''Questa vera e propria macelleria sociale si traduce, ora, con la chiusura delle attività di Cassino e Viterbo, nella cessazione di: 273 prestazioni ospedaliere quotidiane, anche per gravissime cerebrolesioni; 130 per stati vegetativi e malati terminali; 325 prestazioni ambulatoriali per la presa in carico di bambini disabili - prosegue -. E, purtroppo, nel licenziamento di quasi 700 lavoratori operanti nelle due strutture, senza tener conto del riverbero sull'indotto''.

''Abbiamo comunicato alle autorità competenti la cessazione delle attività nel termine di quindici giorni, in questo primo momento delle strutture di Cassino e Viterbo, ma con la prospettiva, a breve, di essere costretti ad estendere tale provvedimento a tutte le altre strutture sanitarie del Gruppo San Raffaele nel Lazio''.





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