ANNO 14 n° 119
Ricci (Fials): ''Villa Buon Respiro, chiusura sospetta''
06/07/2014 - 00:01

VITERBO - “Le modalità di come si sia arrivati a queste decisione ci lasciano molto perplessi”. Firmato: Vittorio Ricci, rappresentante viterbese della Fials.

Dopo che l’ultimo tentativo del 25 giugno è andato a vuoto, Villa Buon Respiro si avvia alla chiusura, e alla mobilità dei 125 dipendenti. Questo dice il verbale della riunione: da una parte i vertici del San Raffaele spa e del San Raffaele Roma – le due società della famiglia Angelucci che avevano annunciato la mobilità per 262 dipendenti in tutto il Lazio a partire dal 1 giugno scorso, a causa delle inadempienze economiche da parte della Regione -, dall’altra i rappresentanti sindacali. Morale della favola: ''Non appaiono sussistere, allo stato, soluzioni alternative alla messa in mobilità del personale''.

E i sindacati locali, cosa dicono? Ricci, appunto, è ''perplesso''. E spiega anche perché. Alla fine del suo ragionamento i suoi dubbi lasciano immaginare che in questa storia qualcosa non va. E che forse dietro c’è altro da scoprire. Ma andiamo con ordine.

“Perplesso per le modalità – precisa Ricci - Intanto perché tra tutte le strutture del gruppo San Raffaele nell’intera regione, Villa Buon Respiro è l’unica in cui si prevede una chiusura totale, con la messa in mobilità di tutti i dipendenti. Già questo è un particolare molto strano, e come sindacato chiederemo alla società di visionare i bilanci, per capire se davvero la situazione economica della clinica viterbese sia così drammatica da giustificare una decisione così radicale come appunto la chiusura”.

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