ANNO 14 n° 119
Villa buon Respiro chiusa entro 48 ore. Pazienti dimessi, dipendenti licenziati
10/08/2012 - 04:00

VITERBO – Con un durissimo j’accuse nei confronti della governatrice del Lazio Renata Polverini, il Gruppo San Raffaele Spa, di proprietà della famiglia Angelucci, ha annunciato la chiusura, entro le prossime 48 ore, di tutte le strutture sanitarie di sua proprietà operanti nel Lazio. Tredici complessivamente. Lo ha reso noto la direzione dello stesso San Raffaele con una nota ufficiale diffusa ieri, con la quale, tra l’altro, annuncia le dimissioni di tutti i 2098 pazienti e il licenziamento di 2074 dipendenti.

Se quella della San Raffaele non dovesse rivelarsi una “sparata” finalizzata a fare pressione sulla Regione Lazio per ottenere il pagamento di 250 milioni di arretrati e, soprattutto, per allontanare l’ulteriore taglio di posti letto, entro domani, a Viterbo, verrà chiusa Villa Buon Respiro. Duecentotrenta pazienti, 95 dei quali residenziali (77 nella struttura, 18 nelle case alloggio e 35 semi residenziali) saranno dimessi. Altri 100 sottoposti a trattamenti ambulatoriali resteranno senza assistenza. Inoltre, verranno licenziati 180 dipendenti tra strutturati e collaboratori. A rischio anche il lavoro per 120 addetti all’indotto.

Immediata la replica dell’assessorato regionale alla Salute: “I 250 milioni vantati dal San Raffaele – scrive - si riferiscono a anni di gran lunga precedenti all'attuale amministrazione. Va inoltre precisato che gli stessi non trovano i necessari riscontri nella documentazione agli atti dell’assessorato. La Regione, attraverso le Asl competenti – aggiunge - ha provveduto a liquidare alle strutture del gruppo tutti i crediti certi ed esigibili ed è assolutamente falso che da 24 mesi il gruppo non riceve acconti. Il San Raffaele omette di dire che molti crediti recenti, attualmente vantati dal gruppo, si basano su fatture oggetto di sequestro da parte delle autorità competenti e di conseguenza esiste un preciso provvedimento di divieto da parte della magistratura di provvedere alla liquidazione”.

Per quanto riguarda il taglio dei posti letto per acuti, l’assessorato precisa che hanno “interessato tutte le strutture pubbliche e private ed è stato attuato all’interno del processo di riorganizzazione della rete ospedaliera come dettato dal piano di rientro a cui è sottoposta la Regione Lazio”.

Infine, l’assessorato alla Salute, sottolinea che “continuerà a ristabilire con senso di responsabilità la gestione corretta della sanità laziale ispirata alla trasparenza” e che “non cederà a intimidazioni e toni ricattatori”.

Tra l’altro, su Villa Buon Respiro, pende la spada di Damocle di un altro provvedimento regionale che l’ha dichiarata non idonea per il servizio che svolge. Gli ispettori dell’assessorato alla Salute, infatti, hanno evidenziato una serie di carenze strutturali che la proprietà avrebbe dovuto sanare da anni.





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