ANNO 14 n° 120
La Asl pagherà gli stipendi arretrati
Si tratterebbe di circa 600mila euro, ma questo non scongiura la chiusura
del centro. Intanto è previsto per la settimana prossima un nuovo incontro
30/11/2012 - 13:19

VITERBO - La ''marcia su Viterbo'' dei dipendendi di Villa Buon Respiro sembra aver dato i suoi frutti. Dall'incontro che si è svolto questa mattina negli uffici della Preffettura di Viterbo fra i rappresentanti sindacali, il prefetto Antonella Scolamiero, il sindaco Giulio Marini, il presidente della Provincia Marcello Meroi, il direttore sanitario dell’Asl di Viterbo, Marina Cerimele e i rappresentanti dell’azienda San Raffaele sarebbe arrivato l'accordo per liquidare gli stipendi arretrati di ottobre e novembre.

A garantire la copertura economica dovrebbe essere la Asl, che si è impegnata a sborsare 600mila euro: 430 nell'immediato per gli stipendi di ottobre e altri 170mila per quelli di novembre.   

Una boccata d'ossigeno per i lavoratori, ma non una sicurezza per il futuro dal momento che si tratta di una soluzione tampone, che non va ad arrestare l'emorragia di soldi dovuta al blocco dei finanziamenti da parte della Regione Lazio.

La chiusura del centro di riabilitazione del Gruppo San Raffaele, quindi, non è stata ancora evitata. Visti gli sviluppi della vicenda, però, i dipendenti hanno deciso di sciogliere momentaneamente il sit-in di protesta che si stava svolgendo da giorni davanti ''Villa Buon Respiro'' e che è culminato stamani a piazza del Plebiscito, dopo un corteo per le vie del centro di Viterbo.

''Questa mattina la Asl di Viterbo ha fatto sapere che è pronta a corrispondere alla struttura il saldo di alcune spettanze per le prestazioni sanitarie offerte, in modo da consentire all’azienda di pagare al più presto almeno uno stipendio ai dipendenti e di mantenere la continuità terapeutica per i pazienti. Ma è necessario che il sistema di corrispondenza dei finanziamenti spettanti alla struttura si stabilizzi una volta per tutte'' ha commentato il presidente della Provincia Marcello Meroi.

''Dalla Pisana chiedono a Villa Buon Respiro certificazioni sui lavori di adeguamento e sulla distribuzione interna dei pazienti – ha aggiunto - che però sono state già certificate e inviate in Regione in precedenza dall’ex direttore generale della Asl di Viterbo. Credo che procedendo in questo modo non si possa arrivare da nessuna parte, la Regione deve muoversi con maggiore attenzione e con più precisione ed a questo punto sarà fondamentale la nuova riunione di questo tavolo fissata per la prossima settimana a cui parteciperà anche il neo commissario straordinario della Asl di Viterbo''.

''La salute della gente e il mantenimento dei livelli occupazionali sul territorio della Tuscia sono temi di fondamentale importanza – ha concluso Meroi -. In questo periodo di crisi non è possibile pensare che si costringa un’azienda a mandare a casa centinaia di lavoratori, colpendo così anche le loro famiglie, a seguito della chiusura di una struttura d’eccellenza che eroga servizi di qualità riconosciuti in ambito nazionale e internazionale. Gli assistiti di Villa Buon Respiro e i loro parenti hanno il sacrosanto diritto di vedersi corrispondere le cure necessarie con continuità e sempre nella stessa struttura. Cosa, questa, che verrà meno se davvero la prossima settimana si giungerà ad estreme conseguenze''.





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