ANNO 14 n° 119
Villa Buon Respiro chiude. Nel silenzio
L'ultima riunione del 25 giugno conferma il peggiore degli scenari per la clinica
05/07/2014 - 00:00

Villa Buon Respiro chiude. E se prima era un'ipotesi reale, ora è una certezza. Lo dice il verbale dell'ultimo incontro tra i rappresentanti della San Raffaele spa - la società che possiede la clinica d'eccellenza viterbese, come altri ospedali a Roma e nel Lazio - e le organizzazioni sindacali, avvenuta il 25 giugno scorso a Roma. Verbale che Viterbopost ha avuto modo di leggere e del quale può ora dare conto.

Già, il 25 giugno. Un mese dopo l'annuncio del San Raffaele della proclamazione dello stato di mobilità per 262 dipendenti (medici, infermieri, personale vario) in tutta la regione, 135 dei quali proprio di Villa Buon Respiro, la totalità dei lavoratori. Una sentenza di morte per la struttura viterbese di eccellenza, realtà così importante nei delicati equilibri della sanità locale anche per i tanti degenti in cura da anni. Colpa delle 'inadempienze' della Regione, sostengono i proprietari, gli imprenditori romani Angelucci.

Il 19 giugno il primo grido di allarme dei sindacati e di qualche politico. Poi più nulla. Eppure, l'incontro del 25 giugno a Roma, nella sede del San Raffaele in via Val Cannuta, è stato importante, perché ha decretato la fine di qualsiasi speranza di salvezza. 'Non appaiono sussistere, allo stato, soluzioni alternative alla messa in mobilità del personale', scrivono i rappresentanti della società e i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

 

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