ANNO 14 n° 119
Sposetti: ''Sanità viterbese sull’orlo del collasso''
Depositato interrogazione sulle mense; coinvolgimento di Monti su Villa Buon Respiro
26/11/2012 - 09:47

VITERBO - “Viterbo rischia il collasso della sanità. E’ compito della politica battersi affinché non accada”. Ugo Sposetti, deputato del Partito democratico, lancia l’allarme a seguito delle notizie riguardanti da un lato il servizio di refezione degli ospedali provinciali, dall’altro il pericolo di chiusura della clinica convenzionata Villa Buon Respiro, gruppo Tosinvest.

Sul primo fronte, dopo che la scorsa settimana ha incontrato i dipendenti della Innova (ditta che gestisce l’appalto per la preparazione e distribuzione dei pasti), Sposetti ha depositato un’interrogazione parlamentare al presidente del consiglio Mario Monti, in cui denuncia come l’arrivo del cibo da Pomezia, a causa di un taglio imposto dalla Regione pari al 25 per cento dei costi precedenti, abbia ripercussioni pesanti sulla qualità delle pietanze servite (come dimostrato dalle lamentele subito sollevatesi tra i degenti), rischi di compromettere lo stato di salute dei pazienti con particolari esigenze alimentari nonché dei bimbi iscritti all’asilo nido azieNdale (molti dei quali affetti da intolleranze alimentari) e metta a repentaglio i posti di lavoro. Tant’è che due giorni fa la Innova ha comunicato in via informale ai sindacati numerosi esuberi, proprio a causa della rimodulazione del servizio.

Sul fronte di Villa Buon Respiro, poi, Sposetti dichiara: “La casa di cura offre da anni un servizio unico nel territorio, punto di riferimento per centinaia di pazienti affetti da disturbi psichici anche molto gravi e per le rispettive famiglie. La vertenza aperta dalla proprietà con la Regione, quest’ultima da mesi chiamata in causa per la mancanza di trasferimenti dovuti per le prestazioni erogate, rischia nel giro di pochi giorni di lasciare in mezzo a una strada tutti i malati e tutti i dipendenti. Sarebbe – denuncia il deputato del Pd – una vera emergenza sociale per una provincia in cui i servizi sanitari sono già ridotti all’osso a causa di politiche di rientro che hanno colpito indistintamente anche le prestazioni indispensabili per garantire il diritto alla salute dei cittadini”.

“Tornerò – annuncia Sposetti – a interessare il governo che non può restare sordo e inerme di fronte a una provincia, come quella di Viterbo, in cui si sta smantellando pezzo per pezzo la sanità”.





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