ANNO 14 n° 118
Terza commissione, Simoni non sfonda
La maggioranza Michelini vorrebbe eleggerlo presidente, ma non ha i numeri
20/07/2015 - 10:48

di Roberto Pomi

VITERBO – Oggi torna a riunirsi la terza commissione consiliare, che ha come settore più importante di discussione l’Urbanistica. Il primo nodo da sciogliere è quello della presidenza, sono infatti ormai passate settimane dalle dimissioni di Goffredo Taborri e ancora non si è riusciti a trovare la quadra sul successore.

Durante l’ultima seduta è venuto fuori, proposto dalla maggioranza, il nome di Paolo Simoni. Il consigliere di Oltre le Mura è recentemente entrato in terza commissione, dopo l’uscita di Marco Ciorba e l’estromissione coatta di Francesco Moltoni a favore di Maurizio Tofani.

Gianmaria Santucci continua a reggere ''la barca'' in qualità di vicepresidente, ma inizia a essere stanco della situazione d’incartamento. Il nome di Simoni infatti totalizza 6 voti su 11, quando gli servirebbero 8 per diventare presidente. I sei della maggioranza sono quindi compatti ma da regolamento per l’elezione del presidente servono i due terzi dei consensi. Ergo è necessaria la condivisione di almeno un pezzo della minoranza.

Minoranza che però si rifiuta di dare appoggio perché giudica vergognoso il modo con cui è stato messo alla porta il consigliere Moltoni, in sostanza rimosso dal capogruppo Maurizio Tofani che vi si è sostituito. Un defenestramento che non ha precedenti nella storia del Comune di Viterbo e che a detta delle opposizioni rischia di diventare uno scomodo caso pilota. Precedente che farebbe passare la linea secondo cui un capogruppo può spostare i consiglieri da una commissione all’altra senza discussione interna e condivisione. La questione Moltoni quindi rischia di scatenare una crisi di nervi infinita in terza commissione, a danno dell’amministrazione comunale e della città.





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