ANNO 14 n° 118
Ottavo assessore, spunta Sonia Perà
Sarebbe questo il nome indicato al sindaco dalla sinistra del Pd e dai renziani
04/06/2015 - 00:00

VITERBO – Alla fine, dal cilindro della strana coppia sinistra Pd - Renziani spunta il nome di una donna: Sonia Perà, commercialista, revisore dei conti, tesoriere della segreteria provinciale. Una figura a metà strada tra il politico e il tecnico. Forse. Con tutta probabilità sarà lei l'ottavo assessore della giunta Michelini. Quello imposto, dopo una serie di piroette, dalla cordata Panunzi-Serra o Serra–Panunzi: giunta a sei e senza esterni; giunta a sette solo se Luisa Ciambella fosse ''depotenziata'' dalla carica di vicesindaco; giunta a otto ma senza Antonio Delli Iaconi, il cui nome era stato proposto e ottenuto dagli stessi renziani. Insomma, un'operazione in puro stile doroteo. Nemmeno Antonio Gava e Mariano Rumor avrebbero saputo fare meglio (o peggio). Ci scusino Rumor e Gava per l'irriverente paragone.

Al sindaco Leonardo Michelini non resta che fare buon viso a cattivo gioco. ''Non ho ancora ricevuto la terna dei nomi che mi dovrebbe essere proposta dal Pd – tenta di dribblare -, ma non intendo impiccarmi a un numero, in questo caso al sette. E non intendo nemmeno rinunciare a una collaborazione positiva come quella di Antonio Delli Iaconi. Quindi, resterà al suo posto. Ma siccome la giunta di rinunciare all'indennità. Confido che accetti la richiesta''.

Alla domanda su quanto pensa di annunciare la terza giunta del suo mandato, Michelini risponde: ''Spero entro oggi o, al più tardi, domani mattina. Se non ci fosse stato il problema dell'inchiesta sui rifiuti l'avrei fatto oggi''. Sul possibile nome dell'ottavo assessore però non si sbilancia. ''Non posso fare nomi perché non ho ancora ricevuto nessuna proposta ufficiale'' taglia corto. E precisa: ''Per il momento posso dire che i due assessori esterni, Andrea Vannini e Delli Iaconi che, oltre ad aver lavorato bene, hanno avviato delle importanti pratiche per la città, resteranno al loro posto. Dopodiché terrò nel debito conto ciò che mi chiederà la politica. Non posso fare altrimenti, perché con la politica debbo comunque fare i conti…''.

Quindi, sarebbero due donne, Alessandra Troncarelli e Sonia Perà, a subentrare ad Alessandra Zucchi e Raffaella Valeri, entrambe ''dimissionate''. Così, con Luisa Ciambella e Raffaela Saraconi, la parità di genere tornerebbe a essere garantita: quattro donne e quattro uomini.

A questo punto resta da occupare lo scranno di presidente del consiglio. Nomi ne circolano tanti, ma il boatos danno per certo che sarà occupato da Francesco Serra, che del resto lo ha più volte richiesto per se stesso. Si aprirebbe così la corsa alla carica di capogruppo. Ad oggi, il nome più ricorrente e quello di Aldo Fabbrini. La lista degli aspiranti è però lunga. Molto lunga.





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