ANNO 14 n° 118
Serra: ''Rsa, siamo in un vicolo cieco,serve buon senso''
Il capogruppo Pd confida
nell'incontro di martedì in Regione
09/11/2015 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO – Vicenda Rsa, i riflettori sono puntati sull’incontro di domani in Regione. Intanto la vicenda ''travaglia'' la maggioranza, pressata dalle famiglie che hanno inviato, tramite la Aforsat, una diffida al Comune per ritirare la delibera 142. ''La vicenda è stata trascinata per troppo tempo, occorre capire cosa accadrà martedì a Roma'', questo il parere del capogruppo del Pd Francesco Serra.

''Ci troviamo davanti a un tema delicato, che riguarda persone che non stanno bene. La sensazione è di essere finiti in un cul de sac e va cercata la strada per uscire. La stella polare che deve guidarci è garantire il diritto gratuito all’assistenza per chi non ha i mezzi economici per permettersela. Poi sul resto vanno cercati degli aggiustamenti di buon senso'', continua il democratico che chiude così: ''Comunque il sindaco ha promesso di risolvere il problema e mi auguro che ciò sia possibile, tenendo conto delle reali possibilità economiche delle casse del Comune''.

Attendista e fiducioso in una soluzione rapida della vicenda il caopogruppo di Oltre le mura Maurizio Tofani: ''Aspettiamo di avere ragguagli dall'assessore Troncarelli sulla strada da seguire. Credo che venerdì affronteremo con maggiore consapevolezza, dopo l'incontro di martedì in Regione, la questione in commissione. E' stato importante ascoltare le famiglie. Da parte nostra c'è l'impegno di dare risposte alle varie problematiche, va capita bene la strada''.

C’è grande incertezza sul da farsi e il problema è essenzialmente di carattere economico. Nel quadro si è inserita la mozione, annunciata dal consigliere di Forza Italia Antonella Sberna, che propone la revoca della contestata delibera 142. Delibera considerata dalla Aforsat, che si sta muovendo in difesa delle famiglie che stanno affrontando il problema in prima persona, peggiorativa rispetto a quanto contenuto nella legge nazionale e regionale. Ritenuta particolarmente restrittiva perché oltre al tetto Isee di 13mila euro, che tagli fuori chi sfora la cifra dall’aiuto pubblico, pone anche altri criteri: la proprietà di immobili e un conto in banca sopra i 3mila euro.

Palazzo dei Priori è a caccia di coperture, che dopo il passo indietro della Regione dovranno essere ben consistenti. All’incontro di martedì saranno presenti il sindaco Leonardo Michelini, l’assessore al Bilancio Luisa Ciambella, il dirigente del settore economico Stefano Quintarelli, l'assessore ai Servizi Sociali Alesassandra Troncarelli e l’assessore regionale al Bilancio Alessandra Sartore.

L’assessore Ciambella ha prospettato la possibilità di utilizzo del ''tesoretto'' in seno ai Servizi Sociali. Una serie di risorse destinate a sostenere progetti d’assistenza nel distretto Vt3, che riguarda anche altri sette comuni oltre al capoluogo, rimasti ancora inutilizzati. C’è però perplessità sulla possibilità di poterli impiegare, nella quota parte del Comune di Viterbo, per coprire la questione Rsa. Occorre essenzialmente bisogno del nulla osta della Regione, su cui si è dichiarato pessimista l’assessore ai Servizi Sociali Alessandra Troncarelli. Se non riuscisse l’operazione l’altro tesoretto da utilizzare è il milione e mezzo di avanzo di bilancio. Il che significherebbe per il Comune sacrificare altro tipo di investimenti e azioni sul territorio.





Facebook Twitter Rss