ANNO 14 n° 118
Aforsat in assemblea:''Pronte le diffide''
Comuni, Inps e residenze sanitarie devono rispettare la sentenza sull'Isee
19/04/2016 - 02:00

VITERBO - ''Pronti a far partire le diffide''. L'Aforsat fa sul serio e per ciò che concerne la mancata applicazione della recente sentenza (arrivata ai primi di marzo) del Consiglio di Stato, che intima di rivedere i conteggi per determinare il modello Isee alla luce del fatto che l'assegno di accompagnamento non può essere considerato reddito, ha incaricato il proprio consulente legale, l'avvocato Liliana Farronato, di inviare solleciti a Inps, Comuni e strutture sanitarie assistenziali affinché si adeguino quanto prima alla decisione assunta dai magistrati.

Una decisione che cambia radicalmente i conteggi per le rette rsa e, soprattutto, che impone di rivedere il sistema dei contributi comunali spettanti a pazienti delle residenze sanitarie assistenziali. Di questo, e di tanto altro, si è discusso ieri durante l'assemblea dei soci dell'associazione Aforsat, svoltasi nei locali della struttura Rsa Viterbo (ex Domus La Quercia), messa a disposizione dal direttore generale dell'istituto.

''Abbiamo incaricato il nostro legale di intimare all'Inps, ai Comuni e alle strutture di osservare le disposizioni del Consiglio di Stato - dichiara Maria Laura Calcagnini, presidente di Aforsat -. Ma invieremo una diffida anche al ministro Poletti, dato che il Governo non ha ancora provveduto alla modifica del modello Isee. E scriveremo anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente dell'Inps, Tito Boeri, perché non è possibile che, pur esistendo al riguardo una sentenza inequivocabile, ancora nulla sia stato modificato. Noi non molliamo''.

Alla lunga saga delle rette rsa, dunque, si aggiunge ora un altro capitolo.





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