ANNO 14 n° 118
Rsa, il Comune non torna con le mani vuote
Incontro positivo in Regione: 300mila euro subito per il 2015
10/11/2015 - 19:34

ROMA - ''Un incontro molto proficuo'', dicono il sindaco Midhelini la vicesindaco di Viterbo Luisa Ciambella. L'incontro è quello di oggi pomeriggio in Regione: argomento, la tormentata vicenda dei pazienti delle Rsa (le residenze sanitarie assistenziali) e dei loro famigliari, alle prese con pesanti difficoltà dopo il taglio dei fondi da parte della Pisana e la delibera del Comune di Viterbo che ridisegnava le regole sui contributi pubblici. Al vertice c'erano gli assessori regionali Alessandra Sartore (Bilancio) e ai servizi sociali Visini, e per il Comune il sindaco, la vice Ciambella, naturalmente l'assessore ai Servizi sociali Alessandra Troncarelli, e i dirigenti.

''Massima disponibilità a trovare la soluzione al problema di tante famiglie è stata posta in campo dalla Regione Lazio animata, come del resto il Comune di Viterbo, da un grande senso di responsabilità - dicono Michelini e Ciambella - Nell'incontro il sindaco di Viterbo ha illustrato la drammatica situazione venutasi a creare dal punto di vista sociale oltre che finanziaria per l'amministrazione comunale'.

Ma veniamo alle notizie. La Regione ha disposto per le province del Lazio (esclusa Roma) uno stanziamento di 7.5 milioni di euro per coprire le esigenze del 2015. A Viterbo città spettano circa 300 mila euro (i calcoli sono indicativi, verranno approfonditi nelle prossime ore, ma la stima è ragionevole). Questi soldi ''fuori sacco'' potranno essere utilizzati insieme ai fondi già nel bilancio di Palazzo dei priori per arrivare ad una copertura di massima della situazione.

Ma non finisce qui: l'assessore Sartore ha aperto alla possibilità di verificare tutte le poste dei bilancio regionali passati. Quei soldi, cioè, dati dalla Regione ma mai utilizzati dal Comune, rimasti lì, e che messi insieme potrebbero (il condizionale è d'obbligo) andare a sanare delle situazioni critiche. Come appunto questa delle Rsa. Tutto sta nel capire quanti soldi si possono drenare da un pozzo che porta delle cifre risalenti addirittura al 1995, e con quale appiglio di legge potranno essere dirottate sull'emergenza. Un lavoro che richiede tempo (infatti le parti si rivedranno già la prossima settimana, lunedì e venerdì) ma che lasciano sperare. Su questo aspetto, la vittoria di Michelini e Ciambella intanto è politica, nella speranza che a breve possa essere anche pratica.

''Abbiamo fatto un buon lavoro - dicono sindaco e vice sulla via del ritorno - e la nota più lieta è che ci sia la massima disponibilità, da parte della Regione, ad affrontare il tema. I 300mila euro subito sono una buona notizia, se si troverà il modo burocratico per attingere anche alle poste residuali sarà anche meglio''





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