ANNO 14 n° 119
Bomba Rsa, martedì l'incontro con i rappresentanti delle famiglie
Situazione difficile, la coperta messa a disposizione è troppo corta
07/06/2016 - 11:24

di Roberto Pomi

VITERBO – La bomba delle Rsa torna in commissione. Stamattina la discussione per arrivare al regolamento che disciplina i criteri di distribuzione dei contributi che saranno assegnati dal Comune di Viterbo. 450mila euro a disposizione, questa è la lunghezza della coperta. Tutto rimandato, martedì prossimo la commissione si confronterà con i rappresentanti delle famiglie.

Due anni fa, per lo stesso tipo d'azione, erano utilizzati un milione e 890mila euro. Poi la Regione Lazio ha fatto un passo indietro, approvando una legge regionale che non copre più l'assistenza. Tutto è ormai sulle spalle dei comuni e quello di Viterbo ha messo in bilancio 350mila euro, con un ulteriore estensione per 100mila, recependo in qualche modo un emendamento delle opposizioni.

Per il 2015 ci sono un po' di soldi in più: 650mila euro. La discussione si apre sull'ampiezza della platea su cui ripartire la cifra. Negli anni passati erano coperte 180 famiglie, se si restringe si può dare una quota parte di contribuzione maggiore. Più si allarga più il contributo del comune scende.

In sala d'Ercole anche i familiari di persone che si trovano nelle Rsa. Tra loro chi ha già accumulato un debito di circa ventimila euro, chi sembra non avere altra strada che la vendita della casa. Una vera e propria bomba, è lo stesso assessore ai Servizi Sociali Alessandra Troncarelli a definire così la faccenda.

Prima la Regione Lazio erogava l'80% della copertura necessaria e il Comune copriva il resto. Nel 2015 arriva il buco. “Per il 2016 la Regione Lazio si è mossa e c'è un protocollo d'intesa. Aspettiamo se ci sono delle novità da quanto deciderà la Regione. Poi valuteremo se possibile utilizzare risorse in fase di assestamento di bilancio, ma non mi piace dare speranze. Anche gli altri comuni si trovano molto in difficoltà. Ci sono comuni che hanno il bilancio alla corte dei conti. Ribadisco: la questione delle Rsa è una bomba a orologeria. Intanto decidiamo bene su come distribuire questi fondi”, il discorso dell'assessore Troncarelli.

Santucci: “Se noi dividiamo in quote pari, senza fasce Isee, ogni paziente percepisce 386 euro al mese. Alla fine dell'anno diamo questi soldi e creiamo comunque debitori. Nel momento in cui approviamo questo provvedimento le case di cura dal giorno dopo non chiedono più al Comune i soldi e il debitore diventa il paziente. E le rette si aggirano sui mille e i mille e duecento euro. Non voto questo regolamento. Se lo approviamo diventano soggetti passivi loro. Abbiamo creato persone che da domani diventano debitori, come famiglie, delle Rsa”.

Il problema è quello della coperta corta. E su questo tasto battono i consiglieri d'opposizione: da Claudio Ubertini a Giulio Marini, passando per Sergio Insogna.





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