ANNO 14 n° 119
Rsa, oggi il vertice tra Comune e Regione
Task force viterbese alla Pisana per cercare di ottenere coperture
10/11/2015 - 02:00

di Roberto Pomi

VITERBO – Vicenda Rsa, oggi pomeriggio importante incontro alla Regione Lazio. Alle 15,30 la task force di Palazzo dei Priori - composta dal sindaco Leonardo Michelini, l’assessore al Bilancio Luisa Ciambella, l’assessore ai Servizi Sociali Alessandra Troncarelli e i rispettivi dirigenti dei due settori – è attesa a Roma per un faccia a faccia con l’assessore regionale al Bilancio Alessandra Sartore.

Al centro la complessa questione delle coperture per assicurare l’assistenza Rsa. Una vicenda che l’amministrazione comunale ha inteso definire con la delibera di giunta 142, finita sotto al fuoco incrociato dell’associazione Aforsat. Tanto che l’Associazione dei familiari degi ospiti delle residenze sanitarie assistenziali ha spedito al Comune di Viterbo una diffida a non applicarla e a non approvare il regolamento che stabilisce le fasce e i criteri per ricevere il sostegno.

L’origine di tutti i guai è dovuta al fatto che la Regione con delibera del luglio 2014 di fatto ha scaricato sugli enti locali la copertura delle Rsa per i pazienti con reddito Isee al di sotto dei 13mila euro. La Regione stessa ha garantito la copertura dell’80% dei fondi necessari a garantire il servizio assistenziale, per un totale di un milione e 65mila euro per tutto l’anno 2014. Anche se la cifra sarà corrisposta in tre anni. Rimane il problema sul 2015, che dovrà gravare sulle casse comunali.

Da qui il senso della delibera 142 che di fatto fissa tutta una serie di limitazioni, peggiorative della legge nazionale e regionale. Stabilendo di tagliare fuori dal sostegno i possessori di case e gli intestatari di conti correnti superiori ai 3mila euro. Una decisione pensata per rendere sostenibile “l’accollo” del servizio. Da qui la contrapposizione con le famiglie dei ricoverati nelle strutture, sfociata nella diffida.

La linea dell’assessore al Bilancio Ciambella è di riuscire a incassare il nulla osta all’utilizzo dei fondi regionali per i servizi alla non autosufficienza, nelle disponibilità dell’assessorato ai Servizi Sociali e rimasti inutilizzati dal 2008 in poi. Fondi che riguardano il distretto Vt3 (Viterbo, Bassano in Teverina, Bomarzo, Canepina, Celleno, Soriano nel Cimino e Vitorchiano) e nelle disponibilità di Palazzo dei Priori in quanto comune capofila. In alternativa il Comune di Viterbo cercherà di ottenere altre forme di intervento da parte della Regione Lazio, per fare fronte alla delicata problematica.

Questo per quanto riguarda l'immediato del problema, mentre è ancora da capire come il Comune intenderà muoversi in futuro sulla questione. Intanto il consigliere d'opposizione Antonella Sberna ha annunciato la presentazione di una mozione per la revoca della delibera di giunta 142.





Facebook Twitter Rss