ANNO 14 n° 118
Una medaglia al
valore per Nadia
La proposta lanciata a Mattarella da ''L'occidentale'' per le vittime della strage
17/12/2016 - 06:31

VITERBO – Una medaglia d'oro al valore civile e alla memoria e per Nadia Benedetti e per le altre vittime della strage di Dacca del 9 luglio scorso, in cui, oltre all'imprenditrice viterbese persero la vita, barbaramente trucidati dai terroristi dell’Isis in Bangladesh, Cristian Rossi, Marco Tondat, Adele Puglisi, Simona Monti, Claudia Maria D’Antona, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli e Claudio Cappelli.

La proposta, inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata lanciata da ''L'Occidentale'', il quotidiano on line della Fondazione Magna Carta, che vanta tra i suoi collaboratori firme autorevoli del giornalismo, della cultura e della politica del nostro Paese, ed è stata fatta propria dalle famiglie delle vittime, anche attraverso il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova. hanno già aderito all'iniziativa i senatori Carlo Giovanardi, Gaetano Quagliariello, Luigi Compagna, Andrea Augello, e i deputati Eugenia Roccella, Guglielmo Vaccaro e Vincenzo Piso.

Nell'appello si farifrimento al fatto che ''sorprendentemente, vista la gravità dell'accaduto, il sacrificio dei nostri connazionali non ha avuto né rilievo mediatico né la solidarietà istituzionale di altri casi, come ad esempio quello della rissa avvenuta a Fermo, che è costata la vita al nigeriano Emmanuel Chidi Nnamdi’’.

“Mentre, giustamente, per conoscere la verità sulla tragica morte del giovane Giulio Regeni in Egitto, c'è stata un'ampia mobilitazione delle istituzioni e anche degli Enti locali con centinaia di manifesti affissi nei Municipi di tutta Italia – continua l'appello de L'Occidentale -, niente di tutto questo è avvenuto per i nove italiani di Dacca, malgrado i ripetuti tentativi dei parenti di avere notizie più precise sugli esecutori e sui mandanti di questo efferato delitto. Secondo l'art. 3 della legge 13 del 1958 la medaglia può essere concessa a chi ha tenuto  'alto il nome e il prestigio della Patria' e Cristian Rossi, Marco Tondat, Nadia Benedetti, Adele Puglisi, Simona Monti, Claudia Maria D’Antona, Vincenzo D’Allestro, Maria Riboli e Claudio Cappelli con il loro impegno lavorativo all’estero, il loro comportamento e le barbare modalità con le quali hanno pagato con la vita il solo fatto di essere italiani, non c’è dubbio che meritino questo riconoscimento e proprio con questa motivazione''.

Per la concittadina Nadia Benedetti, che da anni si divideva tra Viterbo e il Bangladesh per lavoro, potrebbe arrivare dunque l'alto riconoscimento, se il presidente Mattarella si mostrerà sensibile alle richieste dei familiari e del ''L'Occidentale''. 





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