ANNO 14 n° 119
Esequie in forma privata per Nadia
La famiglia Benedetti ha detto no ai funerali di Stato
06/07/2016 - 02:01

VITERBO - Non ci saranno funerali di Stato, nè funerali pubblici alla presenza delle massime autorità civili e militari del Paese, per Nadia Benedetti e le altre vittime italiane dell'attentato di Dacca di venerdì scorso.

Nonostante il Governo italiano si stesse organizzando in tal senso, la famiglia dell'imprenditrice viterbese 52enne uccisa in Bangladesh ha, infatti, unitamente a quella di un'altra vittima, preferito scegliere di tributare l'ultimo saluto alla propria congiunta in forma privata: a quel punto l'ipotesi funerali di Stato, o pubblici, per le nove vittime dei jihadisti islamici è venuta meno. Rientrati ieri sera dal Bangladesh, avvolti nel tricolore e accolti dal capo dello Stato Sergio Mattarella, i feretri di Nadia Benedetti e degli altri italiani che si trovavano all'interno dell'Holey Bakery all'arrivo del commando terrorista, sono stati trasferiti oggi al ''Gemelli'' di Roma, dove verranno sottoposti ad esame autoptico, prima di essere riconsegnati alle famiglie per le esequie.

Esequie che, appunto, nel caso della Benedetti, per volere della famiglia si svolgeranno, probabilmente venerdì mattina presto, in forma privata. La chiesa della Verità dovrebbe ospitare la funzione. La famiglia, chiusasi nel proprio strazio e in un disperato silenzio, avrebbe inoltre espressamente fatto richiesta anche ai tanti amici dell'imprenditrice uccisa dai tagliagole di non partecipare alla funzione. È un dolore riservato, quello dei Benedetti, che vuole essere vissuto in maniera intima. E che va rispettato, nonostante siano in molti - e non solo a Viterbo - quelli che hanno amato l'allegria e la gentilezza di Nadia Benedetti e che avrebbero voluto tributargli l'estremo saluto durante il funerale.

Sul fronte delle indagini sull'attentato rivendicato dall'Isis (ma le autorità bengalesi continuano a ripetere che si è trattato di altra cellula terroristi a), la polizia bengalese ha arrestato ieri il padre ed il fratello di Shafiqul Islam Uzzal, uno dei terroristi della mattanza di Dacca. Badiuzzaman Uzzal, 55enne proprietario di una fattoria ed il 32enne Asadul Islam, che lavora nel tessile, sono stati prelevati lunedì sera dalle loro case in un villaggio a Bogra, nel nord, e sono stati trasferiti a Dacca. Domenica erano stati arrestati i genitori di un altro membro del commando ucciso dalle forze speciali, Khairul Islam alias Badhan. La britannica SkyNews, citando la polizia bengalese, ha ieri inoltre riportato la notizia (ancora da confermare) secondo cui sarebbero state le teste di cuoio che hanno fatto irruzione nel ristorante ad avere ucciso uno degli ostaggi di Dacca per errore, convinti che fosse uno dei terroristi.





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