VITERBO - Ci andava spesso a cena all'Holey Artisan Bakery Nadia Benedetti, con i suoi amici e i clienti. Lo rivela in un'intervista Gian Galeazzo Boschetti, uno degli italiani sopravvissuti alla strage compiuta venerdì scorso a Dacca dai terroristi islamici dell'Isis - o, secondo le fonti ufficiali del governo bengalese, da un'altra cellula jihadista -, costata la vita anche a sua moglie, Claudia D'Antona, tra gli ostaggi uccisi dal commando.

Boschetti parla anche della managre viterbse coinvolta nella mattanza. ''Non andavano all'Holey spesso io e mia moglie - -. Nadia (Benedetti, ndr), la nostra amica uccisa anche lei, invece andava lì con i suoi clienti. Ma ci cenavamo con piacere di tanto in tanto perché si stava bene e ci si sentiva protetti''. Nell'ultimo anno, infatti, per gli italiani residenti in Bangladesh era diventato rischioso andare troppo in giro.

Boschetti si è salvato perché al momento dell'irruzione del commando dei tagliagole si trovava fuori dal locale al telefono. Accortosi di quanto stava avvenendo, si è nascosto tra i cespugli restando lì per ore, prima di riuscire a scappare senza essere visto. La sua testimonianza fa luce sugli ultimi istanti di vita della moglie e degli altri ostaggi uccisi. 'I terroristi li hanno fatti entrare dai tavoli del giardino, spingendoli dentro il locale tra grida ossessive - afferma -. L'ultima volta che ho sentito la voce di mia moglie è stato quando ha gridato il mio nome dall'interno del locale'. Poi il buio, l'orrore e la paura.

Secondo il capo della polizia bengalese Akm Shaidul Hacque, la tortura e l'esecuzione degli ostaggi sarebbero avvenute nei primi 20 minuti dell'operazione terroristica: brutalizzati e ammazzati tutti quelli che non conoscevano i versi del Corano. Per i fatti di Dacca la polizia del Bangladesh ha anche deciso il fermo di tre persone. Domenica sera è stato fermato Hasnat Karim, professore universitario che si trovava anche lui all'Holey Artisan Bakery per festeggiare un compleanno. L'uomo sarebbe stato ripreso in alcune immagini mentre fumava in terrazza con i membri del commando. Con lui sono state arrestate altre due persone che si trovano al momento in ospedale e di cui non è stata resa nota l'identità, sospettate anche loro di avere avuto un ruolo nella dinamica dell'attacco al ristorante.