di Irene Minella
VITERBO - Uccisa la mente della strage di Dacca. Attentato nel quale. lo scorso primo luglio 2016, ha perso la vita Nadia Benedetti, imprenditrice viterbese. Insieme a lei sono morti nella strage altre 20 persone, tra cui 9 italiani.
Oggi, le forze di sicurezza bengalesi hanno ucciso Nurul Islam Marzan, comandante del Jamaat-ul-Mujahideen (Jmb), il partito islamico messo fuori legge dalla premier Sheikh Hasina. L'uomo 30enne è ritenuto la mente che ha progettato la strage di Dacca.
Continuano comunque le indagini per cercare di chiarire quale sia il rapporto tra l'Isis, che ha rivendicato l'attentato, e la rete terroristica locale Jmb, responsabile dell'atto.
''Nurul Islam Marzan è una delle menti dell'attacco'', ha spiegato il responsabile della polizia antiterrorismo, Monirul Islam, precisando, inoltre, che in un raid condotto all'alba nella Capitale è stato ucciso anche un altra persona sospetta, identificata come Saddam Hossain.
Durante l'attentato terroristico del 1 luglio un commando armato assaltò il ristorante di Dacca aprendo il fuoco e prendendo degli ostaggi. Nove le vittime italiane, oltre all'imprenditrice viterbese Nadia Benedetti: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Vincenzo D'Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. Nel bilancio complessivo dell'attentato sono state contate 28 vittime in totale.