ANNO 14 n° 118
''Traversale, Mazzola manderà tutto a trallucci e vino''
L'attacco dei consiglieri d'opposizione Leoncelli, Maneschi e Serafini
09/07/2016 - 11:23

TARQUINIA - Dai consiglieri di opposizione Maurizio Leoncelli, Marcello Maneschi e Pietro Serafini riceviamo e pubblichiamo. 

Il sindaco Mazzola e la sua mggioranza se la prendono con il presidente dell'Anas, reo di non ascoltare il territorio, mentre lui dal canto suo non rispetta nemmeno le delibere votate in consiglio comunale. Vedasi la delibera che bocciava il tracciato verde e blu, e prevedeva l’ istituzione di una commissione tra maggioranza, opposizione e i vari comitati e associazioni ambientaliste per discutere nuovi tracciati o varianti.

Invece, il primo cittadino, come al solito si presenta in assemblea pubblica il 6 luglio portando un nuovo tracciato arancione, ''pensato'' da lui e da qualche tecnico, poco conta se pagato o fatto gratis.

Questo nuovo tracciato, ovviamente non risolve nulla, fa contenti quelli che si trovavano coinvolti dal tracciato verde e blu ma scontenterà le nuove persone coinvolte, è palese che l’ unico tracciato percorribile era e rimane quello viola che percorre in galleria gran parte del nostro  territorio, non alterando molto l’ambiente incontaminato della valle del Mignone.

Tra l’altro nell’illustrazione approssimativa del tracciato arancione, che in parte ripercorre il tracciato viola, non si è capito, visto che non c'è stato nessun tecnico a spiegarlo, dove passerà la parte centrale (dalla cantoniera di Monte Romano alla vecchia discarica di Tarquinia), se dovesse passare in superficie, coinvolgerebbe boschi e terreni privati e pubblici e arrecherebbe grave danno e disagio.

In conclusione, come al solito, il nostro primo cittadino il 7 luglio si è presentato da solo dal ministro Delrio e, se è riuscito a non fare confusione tra tutti questi colori, blu, verde, viola e arancione, tenterà di decidere le sorti del nostro territorio ancora una volta anti democraticamente, alla faccia della condivisione.

Purtroppo ci sono tutti i presupposti perché questa situazione finisca ''a tarallucci e vino'', con ampio danno per Tarquinia e i suoi abitanti, come è avvenuto nelle precedenti gestioni Mazzola rispetto alla centrale Enel a carbone e all'Autostrada Tirrenica.

 





Facebook Twitter Rss