ANNO 14 n° 118
Scontro frontale sulla Trasversale
Pd e Mo.Ri. attaccano in aula Mazzola: ''Troppo tardi discutere sul tracciato
Tuteli la Provincia o Tarquinia?'' Lui: ''Se è così mi dimetto''. Poi si vota l'odg
13/04/2016 - 14:22

di Andrea Arena

VITERBO – Bagarre in consiglio provinciale sulla Trasversale. Con Mauro Mazzola che arriva a minacciare le dimissioni, almeno da presidente della Provincia, visto che è anche sindaco di Tarquinia.

Gli attacchi a Mazzola, che ha provato a far convergere l'aula di Palazzo Gentili sul tracciato già sposato dal suo Comune (il viola, più costoso), sono partiti dalla sua stessa maggioranza. Dal Pd, con Maurizio Palozzi (consigliere canepinese vicinissimo al consigliere regionale e presidente della commissione trasporti Panunzi) e dai Moderati e Riformisti, con Maurizio Tofani. Anche perché il 28 aprile prossimo Mazzola sarà chiamato a rappresentare la Provincia alla prima conferenza dei servizi sulla Trasversale. Dove però si prenderà in esame il tracciato progettato e approvato da Anas, quello verde, che non piace a Mazzola perché distruggerebbe la Valle del Mignone.

In sostanza, la maggioranza non si fida del suo presidente. ''Per quanto ti rispettiamo, tu presidente non puoi andare in conferenza dei servizi a recitare due parti e a rappresentare due punti di vista completamente opposti – gli dicono Palozzi e Tofani – Perché come sindaco di Tarquinia hai la tua posizione, legittima, per il tracciato viola. Noi, come consiglieri provinciali e rappresentanti degli interessi del territorio chiediamo soltanto che l'opera venga finalmente completata, con certezza, con risparmio di tempo e di denaro''. Insomma, un'eventuale contestazione del tracciato, oltre che tardiva, potrebbe mettere addirittura a repentaglio il fondamentale finanziamento del Governo per l'ultimo tratto.

Mazzola sbrocca, accusa i suoi consiglieri di essere ''poco seri'' e di dire ''cose falsi'', di ''chiacchierare tanto e di fare poco''. ''Ora capisco perché a Viterbo non siete riusciti a fare mai niente. Se non siete d'accordo potete farmi una mozione di sfiducia, ma visto che il problema a questo punto è politico potrei anche essere io ad andarmene a casa''. Impossibile la prima ipotesi, visto che presidenza e consiglio, con la riforma Delrio (proprio il ministro che ora dovrà decidere sulla Trasversale…), sono due organi diversi, e dunque la sfiducia è tecnicamente impossibile. Resta la sfuriata memorabile, che però non riduce i consiglieri a più miti consigli.

E visto che ormai è troppo tardi – come fa notare Tofani – per convocare un consiglio aperto per discutere sui vari tracciati e sulle relative sfumature cromatiche (ha già vinto il verde), si opta per chiuderla qui, votando all'unanimità un ordine del giorno preciso in cui la ''Provincia chiede che l'opera, presenata alla confefrenza dei servizi, venga completata il prima possibile, nella piena sostenibilità ambientale, agricola ed economica del territorio''.





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