ANNO 14 n° 120
La visita del Professore tra entusiasmi, malumori e un po' di indifferenza
Davanti a Schenardi anche la contestazione de La Destra
29/01/2013 - 04:00

VITERBO – Neanche SuperMario ha potuto evitare che il suo avvento nella Città dei Papi coincidesse con una bella giornata. La pioggia l’ha fatta da padrona per tutto il pomeriggio e la serata di ieri.

La pioggia ha accompagnato il presidente del Consiglio nella sua prima tappa al Centro merci di Orte, dove si è particolarmente soffermato davanti agli imballaggi di nocciole pronti per essere spediti alle industrie dolciarie, chiedendo tra l’altro spiegazioni sul prodotto e sulla coltivazione.

Ma la pioggia lo ha accompagnato anche a Viterbo, a piazza San Lorenzo, dove ha avuto un incontro privato con il vescovo Lino Fumagalli, e non gli ha permesso neanche di fare quattro passi a piedi, da piazza del Comune a piazza delle Erbe, passando per via Roma, dove inizialmente era stato programmato.

La pioggia ha reso probabilmente ancora più gravoso anche il compito delle forze dell’ordine che hanno compiuto un’opera di ‘’bonifica’’ in tutto il percorso fatto dal presidente, e poi lo hanno presidiato metro per metro.

Nel Duomo di piazza San Lorenzo si è svolta regolarmente la S. Messa pomeridiana, per la verità non molto frequentata. Due anziani signori vedendo un insolito schieramento di forze dell’ordine, prima di entrare in chiesa chiedevano a giornalisti e fotografi cosa stesse accadendo. Apprendendo che si attendeva l’arrivo di Mario Monti, iniziavano ad imprecare contro l’Imu. Cattolici ancora da convincere.

Poi si arrivava al Corso e qui, proprio davanti a Schenardi, una trentina di manifestanti della Destra avevano organizzato una contestazione. Tra gli slogan più gettonati: ‘’Monti e Vendola, coppia di fatto’’.

Andrea Scaramuccia, segretario provinciale della Destra, li avrebbe raggiunti da lì a poco, ma non prima di andarsi ad accertare al cinema Genio di quante persone fossero presenti. Anche per lui il passaggio attraverso il controllo delle forze dell’ordine schierate davanti alle porte d’ingresso. Scaramuccia se n’è andato probabilmente soddisfatto perché in quel momento la sala non era pienissima, ma poi con l’arrivo del Professore si è registrato il tutto esaurito.

Tra l’altro lo stesso Andrea Scaramuccia, che aveva accolto il presidente del Consiglio anche al Centro Merci di Orte, ha rivelato la preoccupazione degli organizzatori: ‘’Mi hanno raccomandato – ha detto - più e più volte di non parlare, quasi temessero che rompessi il protocollo o magari… le scatole. Credo che ci vorrebbe un po’ più di serenità. Va bene che è Mario Monti ma siamo ancora un paese libero. O no?’’.

A rompere la sobrietà della giornata, invece, il video che ha ripercorso l’epopea di Monti al governo. Sarà per le immagini con Obama e con tutti i capi di Stato, sarà per la musica travolgente, ma alla fine anche il misurato popolo civico si è lasciato andare ad un applauso a scena aperta. Cuore civico.

Ma cuore civico anche quello del Professore che, probabilmente in uno slancio di generosità, si è rivolto affettuosamente alla giovanissima candidata viterbese Francesca Natale, rassicurandola: ‘’Siamo entrambi – le dice – alla prima esperienza politica’’.

Peccato solo che, finito l’intervento del Professore, l’amplificazione ha iniziato a diffondere una musica più adatta a uno psicodramma che ad una entusiastica salita in campo.

Passi che ci è venuto a parlare di superstrada, polo ceramico e agricoltura – dice qualcuno – passi che sono cose che abbiamo sentito milioni di volte, passi anche la sobrietà. Ma una musica più trascinante, magari?





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