ANNO 14 n° 120
Bersani ''abbona'' le primarie a Fioroni
Ottenuta la deroga alle tre legislature eviterebbe la lotta per l'investitura
21/12/2012 - 04:00

VITERBO – Non solo la deroga alle tre legislature, Giuseppe Fioroni, avrebbe ottenuto anche un posto tra i circa cinquanta fortunatissimi supernominati che, su esclusiva indicazione del segretario nazionale Pier Luigi Bersani, torneranno in Parlamento grazie al cosiddetto ''listino''. E c’è di più: questa opportunità, che permetterebbe all’ex ministro non passare nemmeno sotto le Forche Caudine delle Primarie, gli sarebbe stata offerta su un piatto d’argento. Oltre a lui, dovrebbero ricevere lo stesso trattamento l’ex presidente del Senato Franco Marini e il capogruppo uscente del Pd a Palazzo Madama Anna Finocchiaro.

La notizia, circolata con insistenza ieri pomeriggio, dovrebbe essere ufficializzata da Bersani e dai diretti interessati poche ore prima della scadenza della presentazione delle candidature alla Primarie. Se, per qualche recondito e inatteso motivo, la supernomina non dovesse andare in porto, Fioroni potrebbe decidere di affrontare le Primarie fuori da Viterbo. I boatos dicono al Sud, ma tra le ipotesi al vaglio c’è anche Roma.

Qualora le voci relative a Fioroni trovassero conferma, la rappresentanza viterbese nel famoso ''listino'' di Bersani sarebbe una delle più folte d’Italia. Tra i supernominati, infatti, ci sarà sicuramente Donatella Ferranti, capogruppo Pd in Commissione Giustizia della Camera, nel 2008 capolista nella circoscrizione del Lazio (Roma esclusa). E, con tutta probabilità, ci sarà anche Ugo Sposetti, tesoriere nazionale Ds, il partito che non c’è più. C’è però il cospicuo patrimonio ereditato dal Pci-Pds, che Sposetti amministra da anni con successo. Tanto che è riuscito ad azzerare quasi completamente il ciclopico debito che lo affliggeva. Del resto fu proprio per questo motivo che nel 2008, l’allora segretario Ds Piero Fassino lo (ri)volle in Parlamento.

Il combinato disposto della deroga e del ''listino'' a favore di Fioroni, se confermati, farebbero la felicità dell’ex presidente della Provincia Alessandro Mazzoli che, alle Primarie, non dovrà vedersela, come temeva, con un avversario non facile da battere. E la soluzione non dovrebbe dispiacere nemmeno a Sposetti, il principale sponsor dello stesso Mazzoli. Anzi, è probabile che quando “sfidò” il suo miglior nemico a partecipare alle Primarie e a farlo proprio a Viterbo, già sapesse che aveva in tasca sia la deroga alle tre legislature che il “salvacondotto” dalle Primarie.

L’ostacolo più ingombrante che Mazzoli potrebbe trovare sulla sua strada potrebbe essere il candidato dei renziani: Alessandro Angelelli da Civita Castellana è il nome più gettonato. Potrebbero esserci anche l’ex sindaco di Faleria Pier Luigi Bianchi, intimo di Fioroni, l’ex sindaco di Bolsena Luciano Dottarelli e qualche altro peones. I posti in lista riservati a Viterbo sono dieci, cinque dei quali riservati alle donne.

Qualora Mazzoli, anche in virtù degli accordi tra le varie correnti interne e lo scambio di ''favori'' con i candidati alle regionali, a loro volta impegnati nelle Primarie, dovesse prevalere, sarà atteso da un altro arduo impegno: ottenere nella lista uno dei primi otto posti, che gli garantirebbero l’elezione anche in caso di sconfitta del centrosinistra. Ma questo è un problema che riguarda anche gli altri partecipanti alla tenzone.

 





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