ANNO 14 n° 119
''Ingresso a scuola: il doppio turno è un'assurdità''
I genitori degli studenti: ''Si autorizzano le gite e si indugia su un provvedimento che non ha giustificazione''
Monica
24/03/2022 - 07:17
di Monica Di Lecce

VITERBO - ''La misura è colma: come si fa a indugiare su un provvedimento che non ha nessuna giustificazione?''

I genitori dei studenti tornano a far sentire la loro voce contro il doppio orario di ingresso a scuola dopo l'ultimo incontro in prefettura della consulta studentesca.

''Siamo arrivati all'assurdo - dice Luciana Ortenzi a nome degli altri genitori - si autorizzano le gite scolastiche ma non si consente ai ragazzi di entrare alla stessa ora a scuola. Non capiamo perchè si continua ad indugiare e a rimandare il ritorno all'ingresso unico che sarebbe la naturale conseguenza di impegni presi mesi fa''. I disagi per i ragazzi, infatti, con il tempo non si sono attenuati, anzi, con l'avvio dei Pon e dell'alternanza scuola-lavoro si sono ulteriormente aggravati.

''Ai 2 - 3 pomeriggi in cui gli studenti sono costretti, a causa dell'orario, a mangiare un panino a scuola - spiega Luciana Ortenzi - si aggiunge un altro pomeriggio, quello in cui si tiene il corso Pon, con il risultato che in una settimana i ragazzi fanno l'orario lungo e quindi mangiano a scuola 3 o 4 volte''.

Al di là della spesa che questo comporta, c'è anche un altro fattore che incide sulle tasche delle famiglie. ''Con il doppio turno - aggiungono alcuni genitori - non tutte le corse sono garantite e quindi, per evitare che i ragazzi restino in mezzo alla strada, le famiglie sono costrette ad andarli a riprendere e aggravando le spese per la benzina in un momento in cui si parla tanto di caro carburante''.

Il malumore e l'esasperazione delle famiglie ormai ha raggiunto livelli notevoli. I genitori, in particolare, lamentano l'immobilismo da parte di dirigenti scolastici ''che - dicono - ormai si sono ridotti a fare i burocrati e i docenti che tacciono, e a cui sembra che l'orario vada bene così''.

''Questi ragazzi - concludono - si sentono presi in giro dalle istituzioni che avevano fatto intravedere loro la possibilità del ritorno all'ingresso unico senza mai decidere concretamente''.





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