CIVITA CASTELLANA - Si alzano i toni della protesta degli studenti per i disagi del doppio orario di ingresso e uscita da scuola e per i disservizi del trasporto pubblico.
Dopo lo sciopero dei ragazzi del Colasanti, questa mattina hanno ''incrociato le braccia'' gli studenti Itt del Midossi. I ragazzi, che hanno incontrato anche il preside e il vicepreside, protestano contro un'organizzazione degli orari scolastici e del trasporto pubblico che si è rivelata inadeguata e fallimentare.
I disagi maggiori sono accusati dagli studenti pendolari, alcuni dei quali sono costretti a uscire di casa la mattina prima delle 7 per rientrare il pomeriggio dopo le 16, non avendo più di fatto la possibilità di organizzare studio e tempo libero.
I ragazzi lamentano anche il fatto che in alcune zone, con un bacino di utenza studentesca più bassa, ci sono più corse dei bus e, viceversa, in altre con più studenti, meno. Senza considerare le corse saltate e ritardi.
Questa mattina una delegazione di studenti ha protestato anche presso la sede del deposito Cotral di Civita Castellana.
LA POSIZIONE DI COTRAL:
'Apprendo in questi minuti con stupore - dichiara la Presidente di Cotral, Amalia Colaceci - che un certo numero di studenti, insieme al preside dell'Istituto Midossi, sta manifestando davanti al nostro deposito di Civita Castellana contro il doppio turno di ingresso a scuola. Ebbene, se è vero, sarebbe doveroso spiegare a questi ragazzi che Cotral quanto loro ha subito questa decisione, che è stata presa a livello nazionale e viene applicata in tutta Italia al fine di evitare assembramenti non solo sui mezzi - che, peraltro, hanno un limite di capienza a bordo dell'80 per cento – ma anche al di fuori degli istituti scolastici.
Sorprende che anche un dirigente scolastico sia all'oscuro di questa informazione, nota a tutti da molti mesi e ampiamente discussa nei tavoli con le Prefetture ai quali siedono anche rappresentanti dell'Ufficio scolastico regionale.
È lecito a questo punto domandarsi se la pressione sull'azienda non sia sollecitata ad arte, al fine di individuare in Cotral un capro espiatorio e, si potrebbe pensare, costringerci a dichiarare una presunta incapacità a gestire il trasporto degli studenti in queste condizioni. Lo voglio dire con chiarezza – sottolinea Colaceci - una dichiarazione in tal senso da parte nostra non arriverà mai, semplicemente perché non è la verità. Abbiamo servito il territorio al meglio possibile lo scorso anno - con una potenzialità di carico al 50 per cento - e lo stiamo facendo ancora meglio ora.
Certo - prosegue Colaceci - la situazione impone a tutti qualche piccolo sacrificio, anche a noi che stiamo perdendo 35 milioni di euro di incassi e abbiamo emesso il 50 per cento in meno di abbonamenti scolastici rispetto al periodo pre-Covid. Ciò nonostante siamo impegnati quotidianamente a recepire le istanze di modifica degli orari che arrivano dal territorio, ogni volta che emerge un problema reale addebitabile all'azienda.