ANNO 14 n° 120
Istituto Colasanti: lo sciopero prosegue
Oggi nuova giornata di agitazione degli studenti dopo il mancato incontro di ieri tra i loro rappresentanti e la preside
Monica
05/10/2021 - 07:02
di Monica Di Lecce

CIVITA CASTELLANA - Prosegue lo sciopero degli studenti dell'istituto Colasanti che da ieri stanno protestando contro una serie di disagi e disservizi connessi all'orario scolastico e al trasporto pubblico.

Ieri mattina gli alunni di una trentina di classi, circa 600 in tutto, non si sono presentati a scuola ma hanno attuato una forma di ''sciopero bianco'' rimanendo a casa per evitare eventuali assembramenti davanti all'istituto.

I loro rappresentanti hanno chiesto un incontro con la preside per manifestare le loro posizioni ma la dirigente scolastica non li ha ricevuto e si è limitata a parlare con loro da ''remoto'', per mail.

Non è andata, quindi, come speravano. Da qui la decisione di proseguire anche oggi con lo sciopero, questa volta, però, ''in presenza'' davanti alla scuola.

''Non ci sono tutti i ragazzi - dice Nicholas Verginis, rappresentante degli studenti - ma dei rappresentanti per ogni classe. Quello degli studenti è un disagio reale e non un capriccio. Quest'anno il doppio ingresso a scuola, le corse degli autobus che saltano, l'orario scolastico che cambia di settimana in settimana, stanno esasperando i ragazzi che non hanno più una socialità e vivono male anche lo studio''.

''Non ci saremo mai aspettati una reazione del genere da parte della preside - continua Verginis - noi eravamo andati con la volontà di trovare un dialogo. Avevamo delle proposte da avanzare. Lo sciopero di oggi continua a essere nel segno della ricerca di un dialogo. Ciò che ci amareggia è l'immobilismo anche da parte della prefettura che in queste settimane sembra sorda rispetto alle nostre problematiche''.

Considerando che le loro difficoltà sono le stesse lamentate da studenti e genitori di altre scuole, non è escluso che la protesta possa allargarsi. 

Nei giorni scorsi, nel corso di una riunione informale tra alcuni presidi e la Provincia, si era parlato dell'ipotesi di una richiesta di deroga all'Usr per uniformare l'orario d'ingresso per tutti alle 8. Una ipotesi che potrebbe limitare i disagi dei trasporti pubblici. Ma al momento non se ne sa nulla di concreto.





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