di Roberto Pomi

VITERBO - A Palazzo dei Priori si balla la rumba in attesa che parti il valzer capace di portare in porto la nave del nuovo presidente del consiglio comunale. La notizia importante in tutta questa storia, che sarà composta nei prossimi giorni da tante piccole storiette (tra flirt e litigi) tra le varie forze della maggioranza, è che il sindaco Leonardo Michelini avrebbe chiesto 20 giorni di tempo. Tempo utile per lavorare di cesello sulla sgradita mossa del rimpasto di giunta.

Manovra che non entusiasma affatto il primo cittadino, ma che di fatto rappresenta l’unico sbocco possibile verso il mare. Allora, volente o nolente, l’ingegnere sarebbe al lavoro per progettare una nuova squadra di governo della città. Mentre in contemporanea i tre “pontieri” del Pd ballano la rumba insieme alle altre forze della coalizione. Lunedì ci sarà l’incontro con il gruppone di Oltre le mura, lo scoglio più grosso e al quale è opportuno avvicinarsi con le dovute cautele per evitare una fine alla Schettino.

Sempre che il gruppo stesso alla fine non si sfarini e decida di portare ugualmente i propri voti in dote al candidato presidente che verrà scelto, accettando un ruolo di subappendice di un’amministrazione a trazione Pd. Il tempo chiesto dal sindaco però lascia presagire come ipotesi fortemente credibile quella di un rimpasto, finalizzato al riequilibrio.