ANNO 14 n° 120
Presidenza del consiglio, il patto delle minoranze
Primo voto scheda bianca e poi sostegno possibile su nomi graditi
24/02/2015 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO - Presidenza del consiglio, le contrapposizioni all’interno della maggioranza rendono una missione algebricamente impossibile l’elezione del successore di Filippo Rossi. Giornata convulsa quella di ieri, con tutta una serie di possibilità sul tavolo. Nessuna delle quali però indolore. La minoranza, con i suoi 10 voti a disposizione potrebbe risultare determinante. Come ''giocheranno'' in aula? Esiste un ''patto delle minoranze'', roba poco nota, su tutta una serie di questioni. Una di queste è il rinnovo del presidente del consiglio. Un’alleanza che vede uniti Forza Italia (3 voti), Fratelli d’Italia (2 voti), gruppo misto (2 voti) e Fondazione (1 voto). Sul gruppone potrebbe convergere anche Viterbo2020 (1 voto) mentre è difficile l’aggregazione dei Cinque Stelle.

Domani lasceranno fare alla maggioranza. La prima votazione dovrebbe fare emergere le schede bianche dell’opposizione. Se gli uomini di Michelini non dovessero riuscire a raggiungere quota 17 non è chiaro lo scenario. Voto a oltranza o rinvio dell’elezione? Nel caso di nuove votazioni la strategia della minoranza dovrebbe essere quella di essere pronti a portare il proprio appoggio in dote a un nome per loro “masticabile”. Particolarmente gradito sembrerebbe essere Marco Ciorba, ma anche Francesco Moltoni o lo stesso Goffredo Taborri.

Nomi che però andrebbero a spaccare la maggioranza, aprendo scenari poco rassicuranti. Appuntamento oggi pomeriggio alle 15,30.





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