ANNO 14 n° 120
Presidenza, il 19 sarà ''fumata nera''
La maggioranza non trova l'intesa, la partita destinata ad andare ai supplementari
14/02/2015 - 02:01

di Roberto Pomi

VITERBO - Presidenza, rotta sul 19 febbraio ma con poche speranze. Prende quota l’ipotesi che in quella data infatti non ci sarà la fumata bianca, rimandando a data da destinarsi il tutto. Di fatto continuano a mancare i voti per eleggere il nuovo presidente del consiglio comunale. Giovedì la faccenda è stata affrontata di striscio tra una pausa e l’altra dell’importante consiglio comunale su Talete. Con effetto che il sindaco Leonardo Michelini si è in qualche modo fatto carico della questione, pur rimanendo fisso su due punti: la ''patata'' la devono sbucciare i consiglieri e non è ipotizzabile il rimpasto.

Il primo cittadino ha promesso che andrà a mettere il dito nella faccenda, sondando il terreno e sperando di trovare convergenze nascoste tra le pieghe delle contrapposizioni. Vuole capire, visto che nessuno si è fatto direttamente avanti con lui chiedendo posti in giunta o altro, quanti e quali sono i papabili. Nuovo giro di consultazione insomma.

La candidatura messa sul tavolo dal Pd rimane quella di Francesco Serra, ma l’ala popolare sembra propensa a un cambio di strategia. Il tutto a seguito di un ragionamento: ''Se Serra non sfonda e non riesce ad arrivare a quota 17 forse è meglio tentare di costruire una terza via''.

Dall’altra parte della maggioranza, zona civiche per intenderci, hanno una certezza: no a un candidato democratico. L’ipotesi di un allargamento ai voti delle minoranze sembra definitivamente tramontata, con lo stesso Giulio Marini (“pontiere” in tempi non sospetti) che ha di fatto ingranato la retromarcia. Con questo scenario circola con sempre maggiore insistenza negli ambienti il delinearsi di una prospettiva attendista. Ipotesi che punterebbe a votare il 19, mostrando palesemente a tutti che non ci sono i numeri.

A questo punto, secondo i sostenitori della linea, sarebbe naturale un rinvio della questione. L’intenzione sembrerebbe gradita negli ambienti civici, almeno in una parte, e anche da alcuni consiglieri democratici. Dal primo momento infatti lo stesso Michelini non aveva fatto mistero di non avere particolari premure nell’individuare il successore di Filippo Rossi. Da regolamento Patrizia Fritelli può continuare a svolgere la funzione fino a che non saranno maturi i tempi. Ad accelerare erano state le opposizioni, presentando richiesta di introdurre all’ordine del giorno la votazione. Salvo miracoli di Michelini il 19 non dovremmo avere nessun nuovo presidente.





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