ANNO 14 n° 119
La Flaminia sfida la capolista Arzachena
I ragazzi di Vigna costretti
a cancellare un avvio negativo
26/09/2015 - 02:00

CIVITA CASTELLANA - La tempesta dopo la quiete, in barba al celebre canto di Giacomo Leopardi. Dopo un avvio promettente, con due pareggi in altrettante uscite e la sensazione che la squadra ci fosse, pronta a giocarsela domenica dopo domenica con chiunque le si presentasse di fronte, la Flaminia Civita Castellana è implosa di botto, facendo scattare un pericoloso campanello d'allarme.

Sette gol subiti in due partite, un poker incassato in casa dal Muravera e altri tre gol al passivo nella difficile trasferta ad Olbia. Qualcosa al momento non funziona nel giocattolo creato dal presidente Ciappici e dall'allenatore Vigna, che in settimana ha parlato della necessità di registrate soprattutto il pacchetto arretrato.

Una mano l'ha data ancora il patron, che ha ingaggiato il centrale classe '90 Francesco Bossa, in forza lo scorso anno alla Nuorese. Ora però sarà importante vedere una reazione dell'intero collettivo: la Flaminia di queste prime uscite è parsa fragile come un fuscello al vento, sempre aggressiva nei primi minuti di gioco salvo poi crollare di fronte alle prime difficoltà.

Il prossimo avversario, oltretutto, non è di quelli sulla carta agevoli. Domenica è tempo infatti di incontrare l'Arzachena, squadra imbattuta fin qui e che veleggia a sorpresa al primo posto del girone G con 10 punti già in tasca. Servirà una prestazione importante, nella speranza che gli ultimi arrivati trovino presto la forma migliore: l'attaccante Cardillo, il centrocampista Gay e, soprattutto, quel Matias Vegnaduzzo ancora mai sceso in campo e atteso come il Messia per portare peso specifico ed esperienza al reparto offensivo. 






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