VITERBO – Questa sera, per la prima (e forse ultima) volta, i visitatori dell’Expo potranno ammirare la Macchina di santa Rosa così come appare ai viterbesi la sera del 3 settembre a piazza san Sisto. Fiore del Cielo, la ''creatura'' di Arturo Vittori, sarà infatti illuminata da trecento fiaccole, che saranno aggiunte alle luci artificiali che vengono accese tutte le sere dopo le 20,30.

L’evento sarà presentato alle 18,30 in una conferenza stampa alla quale interverranno il sindaco Leonardo Michelini, accompagnato da una folta delegazione di assessori e consiglieri comunali, il presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini, anch’egli accompagnato da alcuni componenti del direttivo. Al centro dell’incontro con i giornalisti ci sarà la tradizione del trasporto, diventato patrimonio immateriale dell’Unesco nel dicembre 2013.

La richiesta di presentare la Macchina di santa Rosa illuminata come la sera del trasporto è stata fatta all’amministrazione comunale da Vittorio Sgarbi, curatore della grande mostra ''Tesori d’Italia'', e da Oscar Farinetti, proprietario di Eataly.

Tra l’altro, Michelini annuncerà che il 3 settembre prossimo, il trasporto sarà trasmesso in diretta su uno o più schermi giganti allestiti nei pressi del padiglione Italia. Non è escluso che per l’occasione Fiore del Cielo sia di nuovo illuminata con le fiaccole a luce viva.

Contemporaneamente inizierà l’accensione dei lumini, che richiederà circa due ore di tempo. Alle 20,30 i visitatori del padiglione Italia potranno ammirare Fiore del Cielo, che è stata protagonista di sei trasporti e alla quale, il prossimo settembre subentrerà Gloria, di Raffaele Ascenzi.

I rappresentanti di Palazzo dei Priori e del Sodalizio si fermeranno a Expo anche dopodomani, per partecipare all’apertura ufficiale della mostra ''Tesori d’Italia'' di cui la Macchina di Santa Rosa è parte. All’interno della mostra un altro pezzo di Viterbo, un quadro di Girolamo da Cremona di proprietà della curia.

Arriveranno a Milano anche le pigotte Unicef con la divisa da facchino. ''Un modo – dichiara Mecarini – per essere vicini all’Unicef e ai bambini del Nepal''.