ANNO 14 n° 118
Macchina di S.Rosa in piazza, in Cina e magari in Vaticano
04/11/2015 - 02:00

di Roberto Pomi

VITERBO – Fiore del Cielo in Cina, l’idea piace anche al Sodalizio dei facchini. Parla il presidente Massimo Mecarini che accoglie con entusiasmo la possibilità e rilancia la prospettiva di un Trasporto straordinario per il Giubileo in Vaticano. Intanto domani pomeriggio anche i cavalieri di Rosa saranno presenti all’incontro con la delegazione cinese a Palazzo dei Priori. Nel pomeriggio di ieri è arrivato a Mecarini l’invito ufficiale per le ore 17. Lo abbiamo intervistato per fare il punto su Expo, Cina e l’esposizione della Macchina di Vittori in piazza del Comune dall’8 dicembre e per tutte le festività natalizie.

Macchina di Santa Rosa in Cina, che ne pensa e come è stata accolta la notizia dal Sodalizio?

''Ritengo che si tratti di un’occasione positiva e che va gestita con grande cura e attenzione. La sfida è far capire cosa c’è dietro quella struttura, la storia, la tradizione, l’aspetto della fede. Se una volta in Oriente si riuscirà a comunicare bene tutto questo, a trovare una giusta collocazione, allora ritengo che si tratti di una grossa opportunità''.

Expo, un bilancio dal punto di vista dei facchini.

''Ho sentito in questi mesi molti commenti positivi. Chi del Sodalizio ha avuto modo di andare a Milano ha registrato una buona impressione. Ora bisogna vedere i risultati di quest’operazione di promozione che ha messo davvero la città di Viterbo, grazie alla sua più importante tradizione, davanti agli occhi del mondo. I dati arrivati raccontano di milioni di visitatori in visita alla mostra ''Tesoro d’Italia'', ma sotto a Fiore del Cielo ne sono transitati molti di più. Era praticamente impossibile non buttarci l’occhio. Ritengo che la grande affluenza all’ultimo trasporto, con l’arrivo in città di un discreto numero di turisti, sia stata in parte determinata anche dalla promozione dell’esposizione internazionale''.

Fiore del Cielo in piazza del Comune, come la vede?

''E’ un’idea che mi è sempre piaciuta. Già due anni fa quando fu proposta per la prima volta per le feste natalizie. Anche in questo caso non basta posizionare la Macchina, ma va fatto un lavoro di narrazione e promozione significativo. Servono eventi in grado di creare interesse e capaci di raccontare la tradizione''.

Qualcuno parla di rischio ''carnevalata''. Non si sta andando verso la sovraesposizione di un simbolo religioso?

''A mio avviso non c’è questa possibilità. Di certo tutto dipende sempre da come vengono fatte le cose. Comunque è necessario sperimentare questa idea, fino a quando non la vedremo realizzata non riusciremo veramente a capire. E’ inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta''.

Torniamo alla Cina. E se vi chiedessero un trasporto straordinario in Oriente?

''(Ride). Da valutare, non mi sbilancio. Certo dovrebbero essere ricreate determinate condizioni ma credo si tratti di un’ipotesi remota. Mi appassiona di più l’idea della Macchina in Vaticano per il Giubileo. Quanto detto dal consigliere Simoni non è insensato, sarebbe bello e importante un trasporto nell’anno santo su via della Conciliazione''.





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