ANNO 14 n° 118
Viterbo - Luoyang qua la mano
Firmato il protocollo che porterà al gemellaggio con la metropoli cinese
05/11/2015 - 18:47

VITERBO - ''Abbiamo molto rispetto per Viterbo e per la sua storia'', dice il capo della delegazione cinese proveniente dalla città di Luoyang, sei milioni di abitanti. ''Più sono maggiori le distanze, più è giusto condividere tradizioni, storia e scambi economici'', ribatte il sindaco Leonardo Michelini, padrone di casa, Stretta di mano, foto di rito, e poi la firma del protocollo, primo passo ufficiale (dopo qualche mese di contatti preliminari) per arrivare nel breve periodo al gemelaggio tra la città dei papi e l'antica capitale della Cina.

La delegazione cinese è stata accolta con tutti gli onori a Palazzo dei priori (anche se in sala Regia non c'era il pienone, anzi). Una ventina di persone provenienti dall'Oriente, oltre ai funzionari dell'ambasciata cinese a Roma (l'ambasciatore era stato ospite già per Santa Rosa). A fare da mediatore, l'imprenditore sorianese Eugenio Benedetti, che in mattinata aveva ospitato i cinesi nella sua tenuta sui Cimini.

In sala, oltre alle dichiarazioni di prassi, anche qualche notizia: la volontà di portare la Macchina in Cina (c'era anche il presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini), gli scambi tra rispettive università, e la possibilità, annunciata da Michelini, che imprenditori cinesi possano realizzare un centro espositivo dei prodotti orientali proprio nel capoluogo, precisamente alla Volpara, area di proprietà del Comune già destinata a sito espositivo, ma senza che si sia mosso nulla per anni e anni. Chissà che la potenza dello yuan - il nuovo dollaro - non possa fare il miracolo.

Poi gli amministratori si sono spostati in Sala Rossa, quella del sindaco, per vedere un filmato ancora su Santa Rosa. E alla fine i viterbesi sono stati invitati a restituire la visita, stavolta ad Luoyang, in aprile, per assistere ad una grande festa che si tiene ogni anno per la celebrare un fiore, la peonia.





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