ANNO 14 n° 118
Un Natale senza Macchina in piazza
Tempi stretti e costi alti: no a Fiore del Cielo davanti Palazzo dei priori
03/12/2015 - 02:00

di Andrea Arena

VITERBO – Divieto di sosta per la Macchina in piazza del Comune. E il riferimento non è all'ovvio segnale che impedisce alle auto di parcheggiare nella centralissima piazza del Plebiscito, bensì alla decisione – sofferta ma ponderata – dell'amministrazione comunale di Viterbo. Che ieri ha definitivamente rinunciato ad esporre Fiore del cielo, il modello di Macchina di Santa Rosa in attività fino al 2014 e reduce da sei mesi di esposizione ad Expo, nella piazza più importante della città.

Insomma, sarà un Natale senza Macchina in piazza, nonostante Palazzo dei priori ci abbia provato alla fine, ci abbia creduto, abbia testato tutte le strade possibili. L'assessore Giacomo Barelli e gli altri avrebbero voluto, fino alla fine, regalare ai viterbesi e ai turisti, questa chicca senza precedenti: sistemare in piazza quel Campanile che cammina che, dopo aver ricevuto il riconoscimento Unesco, ha conquistato anche l'esposizione universale meneghina. Sarebbe stato il modo migliore per festeggiare, anche, l'avvio del Giubileo straordinario della misericordia, che papa Francesco ha già inaugurato domenica in Repubblica Centrafricana e che poi avrà l'apertura vaticana il prossimo 8 dicembre, prima di arrivare, il 13, nelle parrocchie di tutto il mondo.

Invece no. Per ragioni ''logistiche ed economiche, di opportunità, insomma'', come apprende Viterbonews24 da fonti autorevoli del Comune, la cosa non si farà. La ditta incaricata di riportare la Macchina da Expo a Viterbo ha fornito tempi più lunghi del previsto per l'operazione: Fiore del cielo, insomma, potrebbe essere pronta per l'assemblaggio in piazza non prima del 23 dicembre, a ridosso del Natale. Troppo tardi, insomma, e a caro prezzo. Il ragionamento di tutti, a partire dal sindaco Michelini, è stato il seguente: ''Perché spendere diverse decine di migliaia di euro per avere la Macchina in piazza soltanto per una decina di giorni?''. Meglio rinunciare, specie in un momento storico in cui i soldi pubblici potrebbero (e saranno, assicurano dalla Sala rossa e dintorni) essere spesi per interventi più urgenti e importanti?

Dunque, niente da fare. La stessa esposizione pubblica delle Macchine, saltò – per ragioni diverse e per una serie di polemiche politiche pretestuose, se non ridicole – due anni or sono. Questo per la cronaca.

In piazza del Plebiscito, allora, tornerà l'albero luminoso, quello utilizzato già in passato, ideale per le foto ricordo – o, com e dicono oggi, per i selfie – insieme al presepe. Il tutto era destinato, se l'operazione Macchina fosse andata in porto, a piazza San Lorenzo. Confermate invece la pista di pattinaggio nel catino di piazza Unità d'Italia, e la giostra liberty con cavalli in piazza della Repubblica, vicino al monumento ai Facchini.

Novità, grossa novità, per la ruota panoramica, che pure era stata immaginata da innalzare in piazza del Comune. Qui gli ostacoli si sono rivelati di ordine burocratico: questioni di sicurezza, per la precisione, opposte dai massimi organi di Governo sul territorio (pare dalla stessa Prefettura). Ecco allora la decisione di spostare l'attrazione nella più ampia e ariosa piazza Verdi, o del Teatro. Che così sarà liberata dalle auto in sosta e fornirà agli attivissimi commercianti del corso e di via Marconi un polo di attrazione in più per un Natale che, si spera, sia felice per tutti. A livello di festa, certo, ma anche di incassi.





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