ANNO 14 n° 118
Lotta contro il tempo per riportare a casa la Macchina di S. Rosa
23/11/2015 - 02:00

di Andrea Arena

VITERBO – Una lotta contro il tempo, e una lotta col portafoglio. Riportare la Macchina di Santa Rosa a casa, dopo sette mesi di soggiorno milanese ad Expo (arrivò a Rho l'ultima settimana di aprile) si sta rivelando più complicato del previsto. Perché le disponibilità economiche sono quelle che sono, e perché appunto il calendario è spietato, se davvero si vuole esporre Fiore del cielo in piazza per le festività di Natale. Ma a Palazzo dei priori non disperano, e preparano la spedizione.

Primo problema: i soldi. Servono intorno ai cinquantamila euro per smontare la Macchina (con il lavoro degli operai e dei tecnici), caricarne i segmenti sui camion e riprendere l'autostrada in direzione sud. Soldi per la manovalanza, autorizzazioni e assicurazioni, pedaggi, e il noleggio dei mezzi, trasporti eccezionali che non costano certo poco. L'amministrazione Michelini ha intenzione di destinare i fondi necessari lunedì prossimo, 30 novembre, quando in consiglio comunale verrà discusso l'assestamento di bilancio. Tra i vari provvedimenti ce ne sarà uno ad hoc per finanziare l'operazione. Del resto, come la Macchina fu portata su (con l'aiuto di sponsor privati), bisognerà in qualche modo riportarla giù.

Seconda questione: i tempi. Ad Expo stanno sgomberando l'area già dal 1 novembre, il giorno dopo la cerimonia di chiusura. Da Eataly hanno già scritto al Comune per segnalare che anche la Macchina deve lasciare la zona, altrimenti si rischia di incorrere nelle penali previste dal rigidissimo protocollo dell'organizzazione. Dunque, non appena avuti i soldi, si provvederà a pubblicare la delibera e dare l'incarico ad una ditta specializzata per lo smontaggio e il trasporto (per il viaggio di andata fu la ditta Ciorba). L'obiettivo è avere la Macchina pronta in piazza del Plebiscito per il 13 dicembre. Perché il 13? Perché quello è il giorno scelto dal Vaticano e dalla Conferenza episcopale italiana per inaugurare il Giubileo della misericordia nelle parrocchie italiane. L'8 dicembre infatti, è la data in cui papa Francesco aprirà la Porta Santa a San Pietro, mentre il 13 i rispettivi vescovi apriranno le porte sante nelle cattedrali delle varie diocesi. Compresa Viterbo, dove la porta santa sarà in Duomo.

Coniugare le due occasioni, dunque, è l'intenzione del Comune. Ma dopo essere tornata da Milano la Macchina dovrà comunque necessariamente subire un ulteriore passaggio in 'officina, per essere sottoposta ad alcuni ritocchi alla livrea, provata dai sette mesi trascorsi all'aperto a Milano. Dunque, bisognerà lavorare in fretta, e bene, affinché per il 13 tutto possa essere a posto.





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