di Andrea Arena

VITERBO – Ci siamo. Dieci mesi dopo la sua partenza, Fiore del cielo riprende la strada per casa, per Viterbo. Iniziano oggi infatti le operazioni degli operai della ditta Ciorba a Expo e domani lo smontaggio della Macchina di Santa Rosa creata da Arturo Vittori che ha avuto l'onore e il privilegio di essere esposta ad Expo, l'esposizione universale di Milano, per i tutti i sei mesi della durata. Ed essere stata vista da almeno un milione di persone da tutto il mondo, un calcolo per difetto e basato soltanto sugli accessi alla mostra Tesori d'Italia – l'esposizione attigua al luogo dov'era esposta la Macchina, il padiglione di Eataly -, mentre in totale i visitatori di Expo sono stati oltre i ventuno milioni.

Oggi dunque gli incaricati della ditta viterbese Ciorba Costruzioni (gli stessi che avevano effettuato il viaggio di andata, lo scorso aprile) entreranno nel compound di Rho-Pero e inizieranno a preparare il tutto per procedere domani con lo smontare il campanile che cammina. Un'operazione concordata nei tempi con l'organizzazione di Expo – che gestisce e calendarizza gli accessi nell'area per gestire al meglio la logistica in un luogo così complesso - e tecnicamente abbastanza semplice visto che la Macchina è già stata smontata e rimontata tante volte nel corso degli ultimi sette anni.

Poi i segmenti verranno caricati sul trasporto eccezionale (tre convogli) allestito dalla ditta romagnola Pe.Pa, che provvederà a riportare Fiore del cielo a casa. Quando? Martedì stesso o mercoledì nella migliore delle ipotesi, anche se ci sarà da tener conto di alcuni fattori, tra cui il traffico (i mezzi pesanti sono sottoposti a varie limitazioni, già sulla tangenziale di Milano) e le condizioni atmosferiche. Ma insomma, il conto alla rovescia per venire ad applaudire una Macchina che ha fatto la storia (oltre ad Expo Fiore del cielo ha anche vinto la battaglia Unesco, il cui fregio è apposto alla base della struttura) di ritorno dalla sua missione è iniziato.