VITERBO – Le quattro di martedì pomeriggio in questa “ottobrata viterbese”. Via Saffi, via di negozi e di passeggio, c’è pure la sede dell’amministrazione provinciale. E giusto pochi metri prima di Mario Fani c’è anche quella viuzza, un vicolo cieco senza nome (cioè, sempre via Saffi per la toponomastica) con delle abitazioni. E qui, la sorpresa: sacchi di immondizia buttati là così, nell’antico scolatoio che costeggia parallelamente i lastroni in pietra della pavimentazione stradale. Uno spettacolo decorso, in un punto di passaggio del centro storico.

Ma non è questo il punto. C’è anche un cartello (che riportiamo nella fotografia), non firmato, e appeso ad un tubo in maniera molto provvisoria. Ora, sul manifesto sono scritti tempi e modi del ritiro dei riufiti. E cioè i giorni e gli orari in cui verranno presi in consegna le varie tipologie di immondizia secondo i dettami della raccolta differenziata. Impossibile dire se questo manifesto sia attuale oppure sia un residuato di un’epoca passata (visto che ad un certo punto, per i rifiuti, si “prega di contattare il Cev”, che non c’è più da un pezzo). In ogni caso, se gli orari di ritiro fossero ancora buoni, ecco che questi rifiuti qui evidentemente, martedì, non sono stati portati via. Oppure, seconda ipotesi niente affatto da sottovalutare, qualche incivile li ha gettati lì, a bordo di una strada storica del centro, dopo l’orario di ritiro. Fregtandosene altamente del decoro, della pulizia e dell’igiene di tutti quelli che hanno la sfortuna di passare da via Saffi.