ANNO 14 n° 119
''La Palanzana sembra una discarica''
Scrive il presidente del Comitato Protezione Parco Arcionello Alfonsi
10/12/2013 - 02:01

VITERBO – Rifiuti abbandonati all’isola ecologica della Palanzana, interviene anche il presidente del comitato protezione parco Arcionello (C.P.P.A.), Mauro Alfonsi, per far sì che la situazione di degrado venga risolta il prima possibile. Oltre allo scempio ambientale, infatti, a destare preoccupazione sono anche i cinghiali che popolano il bosco i quali, attirati da tutti quei rifiuti abbandonati, rappresentano un pericolo serio. “Non va dimenticato – scrive Alfonsi a ViterboNews24 - che poche centinaia di metri dall’isola ecologica c’è il bosco della Palanzana, che ospita cinghiali in cerca di cibo”.

Pur cosciente che i disservizi in tema di raccolta dei rifiuti riguardano tutta la città, il presidente Alfonsi solleva però un'altra questione che rende il problema alla Palanzana ancor più urgente. “Il problema – continua nella lettera - qui è ancor più grave per il particolare sito ambientale. Il bel Parco dell’Arcionello, uno dei vanti di Viterbo, che viene visitato da un numero sempre crescente di turisti anche stranieri, sta diventando una discarica abusiva e certo non è un bel biglietto da visita per la nostra città. Le foto che alleghiamo, che sono state scattate al civico 30 di strada Palanzana parlano da sole”.

E poco o nulla sono valse le ripetute lamentele all’utenza telefonica preposta. “La risposta che viene data è sempre la stessa, ovvero che ‘la situazione sfugge al controllo a causa dell' utilizzo da parte di altre persone, non vicine al posto di raccolta, che userebbero abusivamente la postazione, pur non avendone in effetti il diritto abitando altrove’’.

Eppure i residenti, che tra l’altro avevano già segnalato a ViterboNews24 il disservizio nella raccolta dei rifiuti, hanno attivato un servizio di sorveglianza ad hoc: “La sorveglianza messa in essere ASSIDUAMENTE da noi residenti smentisce questa risposta.

Può anche darsi che alcuni usufruiscano indebitamente dei contenitori ma la stragrande maggioranza dei rifiuti sono prodotti dai residenti. Per sincerarci abbiamo colto in flagrante anche gente del posto che usava i cassonetti per la differenziata in modo inopportuno ma solo perché stracolmi. E allora come dare torto a chi per più giorni si trova a dover smaltire i propri rifiuti e trova ripetutamente intasato il relativo contenitore?”

“La verità – e qui il signor Alfonsi conclude – , così come si può dedurre dalla situazione generale appena descritta, è che il servizio non funziona”.





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