VITERBO – E meno male che c’è anche il cartello, tra l’altro vagamente new age. Siamo alla Pinetina sulla Cimina, ad un tiro di schioppo dal passo montagna, là dove la strada provinciale disegna un piccolo tornante per raggiungere il valico. La Pinetina è da sempre quell’area verde, rialzata, attrezzata con tavoli e panchine, scelta da tanti viterbesi e turisti per passare un po’ di tempo al fresco dei pini e per respirare l’aria buona degli ottocento metri d’altitudine. Peccato che basti farsi un giro per accorgersi in quale stato sia ridotta questa oasi di tranquillità e di natura.

Le foto sono state scattate giovedì pomeriggio. Quando uno studente universitario ha avuto la bella (o brutta) idea di andare a ripassare la lezione lassù. E’ stato un pomeriggio di studio matto, disperatissimo e soprattutto immerso nei rifiuti. Carte, cartacce, sacchetti della spazzatura intonsi, bottiglie di birra, confezioni di fast food. Tutto sparso tra gli aghi di pino e le pigne, come in un’inquietante scenario posta apocalittico. I bidoni dell’immondizia? Pochi, e strapieni.

E poi la beffa finale del cartello (lo potete leggere qui a fianco), per giunta affisso con il nastro adesivo ad un albero (chissà che ne pensa, l’albero). Dopo l’intestazione della “Comunità montana dei Cimini”, il messaggio recita così: “Impegnamoci tutti insieme a tenere pulito il nostro patrimonio ambientale, salvaguardandolo per le future generazioni”. Bene, benissimo. Poi una sfilza di divieti, tutti evidentemente non rispettati dagli incivili che frequentano questo posto, e la precisazione che “la raccolta dei rifiuti viene effettuata da personale incaricato della Comunità montana dei Cimini”. Infatti, si vede. Con un avvertimento finale: “Personale della Comunità montana, della Protezione civile, del Corpo forestale dello Stato, delle Guardie provinciali, vigileranno il territorio e i trasgressori saranno puniti a norma di legge”. Tanti controllori – mancano solo le Giovani Marmotte – ma nessun controllo, come dimostrano queste immagini.